Interactive

Mark Zuckerberg annuncia il lancio delle Community su WhatsApp a livello globale

Mark Zuckerberg ha annunciato in un post il lancio di Community, un aggiornamento di WhatsApp con cui le persone potranno connettersi all’interno dei gruppi per loro importanti. Community come vicinati, scuole e luoghi di lavoro ora possono collegare più gruppi e organizzare le conversazioni di gruppo in un unico posto su WhatsApp.

L’aggiornamento – che era stato già comunicato all’inizio di quest’anno – è stato implementato su WhatSapp a livello globale e nei prossimi mesi sarà disponibile per tutti.

Per iniziare a utilizzare la nuova funzione è sufficiente toccare la nuova tab Community in alto nelle chat su Android e in basso su iOS. Da lì, si può creare una nuova community da zero o aggiungere gruppi esistenti.

“Con Community, il nostro obiettivo è migliorare la comunicazione per le organizzazioni grazie a un livello di privacy e sicurezza introvabile altrove. Le alternative oggi disponibili richiedono di affidare ad app e aziende di software una copia dei propri messaggi, mentre noi riteniamo che le persone meritino il livello più alto di sicurezza fornito dalla crittografia end-to-end”, spiega Mark Zuckerberg nel post.

Annunciate inoltre tre nuove funzioni: la possibilità di creare sondaggi nelle chat, chiamate di gruppo con 32 persone e gruppi contenenti fino a 1024 utenti. Come per le reazioni con emoji, la condivisione di file più grandi e l’eliminazione degli amministratori, queste funzioni possono essere usate in tutti i gruppi, ma sono particolarmente utili per le community.

Abbiamo collaborato con oltre 50 organizzazioni di 15 Paesi per sviluppare Community secondo le loro esigenze. Sapere che questi nuovi strumenti stanno consentendo a gruppi come questi di migliorare la loro organizzazione e raggiungere i loro obiettivi ci rende entusiasti. Abbiamo in programma tante altre novità e continueremo ad aggiungere funzioni nei prossimi mesi. Per ora, siamo felici di mettere questa funzione in mano a più persone e di conoscere anche la tua opinione”, conclude Zuckerber.