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“L’Intelligenza Artificiale è uno strumento prezioso per aiutarci a individuare nuove strade verso il futuro del pianeta”. Così Piero Poccianti, Presidente di AIxIA, all’AI Forum

Piero Poccianti, Presidente AIxIA

Oggi si è tenuta la 2a edizione interamente digitale dell’AI Forum, il più importante evento in Italia dedicato all’Intelligenza Artificiale per le imprese, promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. Il convegno digitale, organizzato in collaborazione con Digital Events, ha ospitato due Conferenze Plenarie, 13 workshop e 4 Innovation Talk registrando la partecipazione di oltre 50 relatori e più di 900 visitatori unici.

Ad aprire i lavori della mattinata, moderata da Rosalba Reggio, Responsabile Web Tv de Il Sole 24 ore, Piero Poccianti, Presidente AIxIA, che ha parlato dell’attuale strategia europea sull’Intelligenza Artificiale, confrontandola con quella di Cina e USA, a oggi potenze leader in questo settore.

“Viviamo un momento particolarmente complicato per l’umanità. L’epoca attuale è contraddistinta dall’impatto che 7,5 miliardi di persone stanno generando sul pianeta, con il rischio di modificare l’ecosistema e renderlo inadatto alla nostra sopravvivenza. Abbiamo bisogno di ripensare il nostro modello di sviluppo insieme a quello socio economico. L’Europa ha la responsabilità di portare avanti idee innovative e strategie che consentano di individuare nuove strade verso il futuro dell’umanità e del pianeta. A nostro avviso l’Intelligenza Artificiale, se diretta verso obiettivi corretti, può costituire uno strumento prezioso per aiutarci a compiere questa trasformazione”, ha spiegato Poccianti.

Il Presidente ha quindi lasciato la parola a Pierre Philippe Mathieu, Head of the Φ-lab Explore Office, Earth Observation Future Systems Department dell’ESA/ESRIN, che ha tenuto uno speech sulle nuove opportunità offerte dell’Intelligenza Artificiale applicata all’osservazione della Terra.

A seguire Stefania Bandini, Full Professor dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, e Alessandro Sperduti, General Chair dell’IEEE WCCI 2022 di Padova, che hanno presentato la prossima conferenza internazionale IEEE WCCI 2022 che si terrà in Italia, il più grande evento tecnico al mondo sull’intelligenza computazionale.

È poi intervenuto Nicola Gatti, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence e Docente del Politecnico di Milano, che, presentando alcuni dati estratti dall’ultimo studio dell’Osservatorio, ha fatto il punto della situazione sullo stato attuale dell’industria italiana nella corsa all’IA, strumento strategico per lo sviluppo e la crescita del Paese.

“La crisi sanitaria non ha rallentato l’innovazione e la crescita del mercato dell’Artificial Intelligence ma ha focalizzato gli sforzi su alcune classi di applicazioni, accelerando ad esempio il Forecasting (stima della domanda), l’Anomaly Detection (individuazione di frodi online), l’Object Detection (come il riconoscimento dei DPI nelle immagini) e ancora di più di Chatbot e i Virtual Assistant. È inoltre aumentata la maturità delle imprese, con una crescita importante dei progetti pienamente operativi”, ha sintetizzato Gatti. “Il mercato dell’AI in Italia nel 2020 ha raggiunto i 300 milioni di euro di valore, in crescita del 15% sul 2019, per circa un terzo costituito dai servzi fornite e per due terzi dal software specifico. Prendendo invece in considerazione le diverse classi di soluzioni che sono andate a confluire formando il mercato, si nota la prevalenza dell’Intelligent Data Processing, con il 33%, e del Natural Language Processing, con il 18%: oltre la metà del totale in totale”.

‘Dalla ricerca e lo sviluppo alla democratizzazione dell’AI per le aziende’: questo è stato il titolo dello speech successivo portato sul palco da Onofrio Petragallo, Customer Engineer di Google Cloud, che ha illustrato come Google Cloud, grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale, consente ad ogni azienda di sfruttare l’innovazione di Google per accelerare la trasformazione digitale.

L’evento è proseguito con Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT, che ha spiegato come si è evoluto il web grazie all’Intelligenza Artificiale, facendo emergere un nuovo contesto che mette al centro l’utente, le sue esigenze, i suoi bisogni e le sue emozioni. La nuova frontiera dell’IA è costituita dagli Assistenti Virtuali e in particolare dagli Artificial Human che accorciano le distanze con gli utenti, promuovendo un’interazione che, grazie alle loro capacità empatiche, diventa una vera e propria relazione, atta a creare interesse e fidelizzazione.

La plenaria della mattina si è conclusa con una tavola rotonda intitolata ‘Tra mito e realtà: cosa l’IA consente concretamente di fare’ volta ad analizzare con spirito critico qual è lo stato dell’arte della disciplina sul fronte della ricerca, dello sviluppo e dell’adozione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale, attraverso le testimonianze dirette delle aziende e dei ricercatori che hanno già sperimentato le potenzialità dell’IA.

L’evento si è poi sviluppato in 17 sessioni parallele – 4 Innovation Talk e 13 Workshop organizzati dagli sponsor – che hanno esplorato il potenziale dell’intelligenza artificiale in diversi ambiti.

Dopo l’intervento di Lucilla Sioli, Direttrice per l’Intelligenza artificiale e l’industria digitale presso la Commissione europea, si è tenuta – a chiusura del convegno – una seconda tavola rotonda intitolata ‘Intelligenza Artificiale e Business aziendale: una relazione che inizia a maturare’ e focalizzata sui progetti di Industria 4.0 nei quali IA ed IoT giocano un ruolo determinante.