Nell’indagine condotta da EMG Different (NEXT DIFFERENT), effettuata su un campione di dieci aziende, in cui sono state intervistate le figure centrali tramite colloqui in profondità, si evidenzia sia l’entusiasmo verso le potenzialità offerte dall’AI, sia la difficoltà da parte delle stesse aziende a fronteggiare l’adozione di questa tecnologia.
Le tre sfide che affrontano le aziende
- Creazione di nuove procedure aziendali, che richiedono ingenti investimenti di tempo e risorse e non tutte le imprese sono pronte a investire.
- Mancanza di una regolamentazione chiara sull’uso dell’AI, che alimenta il timore di infrangere diritti di copyright, soprattutto quando si parla di generazione automatica di contenuti come immagini e testi.
- Carenza di formazione specifica delle risorse interne, che risulta fondamentale per integrare, in modo efficace, l’AI nei processi aziendali.
Il gap della formazione
Tra gli aspetti più evidenti della ricerca emerge, come esiziale per l’adozione di questa tecnologia, il gap nella formazione ossia tra quello che sarebbe necessario e quello che effettivamente avviene. Considerando soprattutto che in Europa, il 44% delle aziende intervistate già offre corsi di formazione dedicati all’Intelligenza Artificiale, un dato che evidenzia la necessità di adeguare le competenze alle nuove esigenze del mercato già presente a livello europeo.
In Italia, la questione è ancora più urgente: il futuro dell’AI dipenderà anche dalla capacità delle imprese di formare una nuova forza lavoro preparata, capace di sfruttare le infinite opportunità offerte da questo nuovo paradigma tecnologico.
Un’opportunità per le imprese italiane
“L’AI rappresenta una notevole opportunità per le imprese italiane, ma il cammino verso la sua piena adozione è ancora lungo. Le grandi aziende hanno fatto passi significativi, ma le piccole e medie imprese devono affrontare sfide non indifferenti, tra cui la necessità di investire in formazione, nella gestione delle risorse e nella definizione di una normativa chiara e condivisa”, commenta nella nota Fabrizio Masia, AD di EMG Different. “Superando questi ostacoli, l’AI potrebbe davvero diventare un sistema di innovazione e competitività per le aziende italiane, offrendo loro la possibilità di rimanere al passo con i cambiamenti globali e di prepararsi a una nuova era tecnologica”.