Le opportunità di business per le aziende negli eSports stanno tutte in due cifre: il 73% del pubblico degli appassionati giudica la presenza degli sponsor necessaria, e il 71% è disposto a guardare eventi in cui ci siano interruzioni pubblicitarie.
Sono i dati contenuti nella ricerca sviluppata da Yougov per l’Osservatorio Italiano Esports, che ha indagato per la prima volta il grado di familiarità del target esportivo con la pubblicità. È emerso uno spaccato di popolazione che dimostra una propensione positiva e una familiarità con gli strumenti pubblicitari che non si trovano in altri target e settori.
Il confronto è emblematico con lo sport tradizionale. I tifosi delle discipline sportive considerano la pubblicità necessaria allo sviluppo del movimento al 63%, dieci punti in meno rispetto a quelli eSports. Addirittura il divario si allarga a sedici punti percentuali rispetto alla popolazione generale italiana maggiorenne.
Questa considerazione positiva della pubblicità si fa molto più netta quando le aziende sponsorizzano direttamente i giocatori. Il 65% del pubblico eSports la considera importante, contro il 50% dei tifosi sportivi. Dieci punti separano anche la considerazione verso la sponsorizzazione di eventi (71% favorevoli tra gli esportivi contro il 61% degli sportivi).
Un’altra indicazione preziosa per le aziende che vogliono investire è la disponibilità con la quale gli appassionati eSports lasciano i propri dati. Il 56% dei fan lascia la propria mail per ricevere newsletter e materiale promozionale. Sullo stesso tema i tifosi sportivi sono favorevoli al 49%, mentre la popolazione maggiorenne al 47%.
In più gli appassionati esportivi prestano attenzione a format pubblicitari poco utilizzati. Hanno una forte considerazione positiva per i periodi di prova gratuita per i servizi (50% contro il 35% degli sportivi), le estrazioni a premi (44% contro il 34%) e la prelazione sugli eventi (37% contro il 22%).
Nella ricerca sono state chiarite anche le abitudini di consumo dei social media nel target eSports. Facebook è utilizzato principalmente per chattare. Twitter e TikTok per conoscere nuovi brand. Instagram per creare contenuti e Twitch per sentirsi parte di una comunità. È proprio quest’ultimo il tratto di gran lunga distintivo che posiziona la piattaforma di Amazon rispetto alle altre.
Infine la ricerca di Yougov per l’OIES ha identificato quali sono i titoli più giocati e conosciuti in Italia. Nella top 10 cinque sono di simulazione sportiva. Al primo posto c’è FIFA che è sia il gioco più conosciuto sia quello più giocato. Seguono Call of Duty e Formula 1 (che hanno la stessa percentuale di giocatori). Staccato di poco Fortnite insieme a Pokemon.
A livello di competizioni è ancora la simulazione calcistica a farla da padrone. La eSerie A è il torneo più conosciuto, subito seguito dalla eWorld Cup di FIFA. Completano la top 5: la Call of Duty Championship, la Fortnite World Cup e la eFootball PES League.
“Questa ricerca segna un passaggio importantissimo nella comprensione del business degli eSports in Italia”, commentano nella nota Luigi Caputo ed Enrico Gelfi, co-fondatori di OIES. “Fino a questo momento non esistevano metriche che chiarissero quali fossero le reali opportunità di un brand in questo mercato. I numeri parlano chiaro: gli eSports sono ricchi di valore per i brand e l’investimento pubblicitario può avere un ritorno molto superiore rispetto ad altri settori. Continua così l’impegno dell’Osservatorio a raccontare in modo concreto le potenzialità del mercato tramite il suo Centro Studi, e di farsi costruttore del più ampio network di stakeholder sulla scena italiana”.
“Gli eSport Fans Italiani mostrano di essere un target consapevole dell’importanza delle sponsorizzazioni per la crescita del movimento esportivo, mostrando, inoltre, un rapporto evoluto e senza troppi preconcetti con la pubblicità. Le potenzialità del settore e le opportunità per gli sponsor sono evidenti in Italia come a livello globale e noi di YouGov – commenta Daniele Abbate, Sales Manager di YouGov Italia – siamo in prima linea per continuare a dare gli strumenti necessari a compiere le scelte giuste a chi vuole investire in questo mondo”.