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L’appello di Assintel al Governo sui provvedimenti economici: ‘Questa liquidità non è vero ossigeno per le imprese’

Alle imprese oggi servono veri contributi a fondo perduto per ripartire, sospensione del pagamento delle tasse, un accesso al credito sburocratizzato e la massima attenzione rivolta alle MPMI. Ma tutto ciò non è previsto dal DL 8 aprile.

La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo mette a dura prova la sussistenza del sistema economico con ripercussioni devastanti per le imprese. Ma ‘iniettare liquidità’ prevedendo esclusivamente la via del credito è una soluzione parziale: occorre liquidità ‘pura’, in forma di contributi a fondo perduto e sospensione delle tasse con criteri ben diversi da quelli riportati del DL dell’8 Aprile.

Ecco l’appello di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT e Digitali di Confcommercio, che elenca al Governo la sua ricetta. L’attenzione particolare è alle micro e piccole imprese, che costituiscono il 98% del nostro tessuto economico e che sono le più esposte alla crisi: per loro il credito non è la soluzione, a loro serve sospendere le tasse e avere subito contributi per non chiudere.

Sospensione delle tasse: criticità e proposte

– Nei provvedimenti del Governo si individuano solo due cluster, con i 50 milioni di fatturato che discriminano fra piccole imprese e grandi imprese. È assurdo: sotto i 50 milioni esiste un mondo molto più sfaccettato, fino ad arrivare alle micro imprese, serve articolare le misure in modo scaglionato.

– La discriminante per la sospensione di tasse e contributi non può essere il calo del fatturato, perché a oggi molte fatture non vengono pagate perché non c’è liquidità.

– Il Governo deve rassicurare le imprese in merito sospendendo tasse e contributi per tutto il 2020 e posticipandoli al 2021, con sistemi di rateizzazione di almeno 3 anni, per consentire loro di coprire i costi del personale, non licenziare e fare investimenti per ripartire.

Credito alle Imprese: sburocratizzare senza strozzare le imprese

– Velocizzare i tempi di concessione del credito eliminando la burocrazia e ottimizzando l’utilizzo della tecnologia.

– Aumentare da 6 ad almeno 10 anni i tempi di rimborso del prestito.

– Annullare il tasso di interesse.

Sostenere le MPMI

– La proporzione delle risorse destinate al credito alle MPMI non è adeguata, su 200 miliardi solo 30 sono destinati loro: la quota va aumentata almeno a 80 miliardi.

– Se vogliamo che questa crisi dia una svolta evolutiva al nostro sistema d’impresa, dobbiamo sostenere chi coglierà l’occasione per riprogettare i propri modelli di business nel contesto della Digital Transformation.

– Occorre introdurre un Fondo nazionale che eroghi contributi a fondo perduto a quelle MPMI che vorranno investire nella riprogettazione dei propri modelli di business grazie al supporto della tecnologia

Task Force Fase 2: dove sono gli imprenditori?

“Non comprendiamo come nella Task Force costituita dal Governo per la progettazione della Fase 2 non sia stato coinvolto il Mondo Imprenditoriale, né tantomeno quella maggioranza silenziosa costituita dalle micro e piccole imprese”, commenta nella nota Paola Generali, Presidente Assintel. “Oggi non possiamo permetterci un ulteriore scollamento della politica dal tessuto economico, siamo sul crinale e ogni passo falso rischia di far scivolare interi pezzi di Paese nel baratro”.