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‘La tecnologia può riscrivere i suoi errori?’. Backslash, l’unità di intelligence culturale di TBWA, esplora come riportare l’innovazione su una strada più ‘umana’

Backslash, l’unità di intelligence culturale di TBWA\Worldwide, ha pubblicato uno studio globale che esamina la complessa relazione della società con la tecnologia. I risultati hanno rivelato che le persone sono incredibilmente in conflitto sul ruolo crescente che la tecnologia gioca nelle loro vite. Mentre l’82% delle persone concorda sul fatto che la tecnologia sia stata un vantaggio, consentendo loro di risparmiare tempo o denaro e rendendole più produttive, il 51% afferma che il tempo passato davanti allo schermo influisce negativamente sulla loro salute fisica e mentale. Allo stesso tempo, la maggioranza (52%) delle persone è preoccupata per la direzione in cui sta andando la nuova tecnologia. Queste preoccupazioni arrivano quando la tecnologia diventa più coinvolgente e ulteriormente integrata negli aspetti più personali della vita delle persone.

Parlando dei risultati, il Direttore della Strategia Culturale di Backslash, Cecelia Girr, osserva nella nota: “Laddove la tecnologia personale una volta era semplicemente un hardware esterno che ci aiutava a navigare nel mondo, ora è diventata il nostro mondo. Viviamo nella tecnologia. Lavoraci dentro. Giocaci dentro. E mentre stiamo arrivando a risentirci della presa della tecnologia su di noi, ci rendiamo anche conto che non possiamo vivere senza di essa”.

Queste intuizioni e altro ancora sono trattate nella nuova rivista di Backslash, che chiede: ‘La tecnologia può riscrivere i suoi errori?’. Per rispondere a questa domanda, la rivista si concentra sulle quattro aree maggiormente minacciate dalla tecnologia: privacy, salute, identità e realtà. Queste sono anche tra le conversazioni tecnologiche in più rapida crescita, come confermato dai dati di ascolto sociale di NetBase Quid.

Più che un punto di osservazione, la rivista delinea chiare opportunità per le aziende per entrare dalla parte giusta della storia della tecnologia. Alcuni degli argomenti trattati includono:

Nutrizione digitale: una conversazione con AeBeZe Labs sul motivo per cui dobbiamo trattare la nostra assunzione di tecnologia in modo simile alla nostra assunzione di cibo.

  • AeBeZe Labs ha creato una gamma di strumenti per aiutare le persone a comprendere e migliorare la propria dieta digitale, tra cui una tabella nutrizionale digitale e un’app Rise che consente di sfogliare i contenuti in base all’umore. Il fondatore di AeBeZe, Michael Moskowitz, crede che le etichette nutrizionali digitali alla fine saranno comuni quanto le etichette caloriche sui menu.

La frontiera emotiva: uno sguardo a come la tecnologia di riconoscimento delle emozioni sta alterando il nostro mondo.

  • Dai dispositivi indossabili per la previsione dell’umore alla sorveglianza del riconoscimento delle emozioni, i nostri sentimenti un tempo privati ​​vengono monitorati, previsti e sfruttati in modi completamente nuovi. Ed è solo l’inizio. Secondo Allied Market Research, il mercato del rilevamento e del riconoscimento delle emozioni dovrebbe raggiungere l’enorme cifra di 103 miliardi di dollari entro il 2030. Ma cosa succede quando la tecnologia invade proprio ciò che ci rende umani, la risorsa più ambita di tutte?

Creatività artificiale: un’esplorazione di come l’AI possa migliorare la creatività umana, non sostituirla.

  • Passi da gigante nella progressione e nella disponibilità dei modelli di intelligenza artificiale stanno guidando il passaggio da applicazioni puramente logiche e orientate alle attività a risultati più artistici, prima impossibili, sfidando le nostre idee di creatività ‘reale’. Ma mentre gran parte del mondo sta resistendo al ruolo in continua espansione dell’AI, TBWA lo accoglie favorevolmente.

Come morire digitalmente: perché proteggere le tue risorse digitali sarà la prossima grande cosa da fare nella pianificazione del fine vita.

  • Secondo la ricerca di Backslash, il 52% delle persone è preoccupato per chi avrà accesso alle proprie risorse e account digitali quando morirà, ma solo il 33% delle persone ha effettivamente fatto qualcosa al riguardo. È ora che l’aldilà digitale salga nell’agenda tecnologica.

“Ogni azienda oggi è  un’azienda tecnologica, non si tratta di affidare l’onere a un singolo settore. Ogni azienda avrà un ruolo da svolgere nel riequilibrare il nostro rapporto con la tecnologia e bisogna iniziare con la creazione di esperienze digitali che arricchiscono invece di sfruttare”, afferma Alyson Stevens, Head of Connected Intelligence di TBWA\Worldwide.

 Sebbene la rivista si concentri principalmente sulle implicazioni per i marchi, Backslash chiede anche ai lettori di considerare come le proprie azioni stiano plasmando il futuro della tecnologia. Per fare ciò, ha collaborato con la premiata agenzia di innovazione dotdotdash per creare un’esperienza digitale che aiuti i partecipanti a spacchettare il loro rapporto personale con la tecnologia.

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