Nei giorni scorsi si è parlato molto dell’idea di lanciare una Superlega calcio, una competizione alternativa alla Champions League, riservata esclusivamente ai club migliori. Fin dall’inizio, l’idea ha ricevuto timidi apprezzamenti dalle Borse, con i 20 club coinvolti che puntavano a ottenere guadagni importanti, ma ha convinto poco tifosi e utenti online e, soprattutto, i Governi, al punto da naufragare in pochissimo tempo rivelandosi un boomerang tutt’altro che positivo.
Per comprendere quali siano stati i principali motivi che hanno fatto sì che naufragasse così miseramente il progetto, Zwan, agenzia di reputation marketing, e SEMrush, piattaforma SaaS per la gestione della visibilità online, hanno analizzato nel dettaglio cosa sia successo, evidenziando un generale sentiment negativo nei post condivisi dagli utenti e come tutto questo abbia portato ad un crollo della reputazione dei club coinvolti.
La Superlega, di fatto, si basava sull’infrangere uno dei capisaldi della reputazione dello sport: la meritocrazia. Zwan sottolinea come i tifosi sono stati da subito tra gli Stakeholder reputazionali più coinvolti, con manifestazioni in diverse città, poi hanno incominciato a prendere le distanze gli stessi calciatori, e infine gli esponenti istituzionali sociali e politici di tutto il mondo. Una vera e propria crisi reputazionale su più fronti, che adesso sta facendo crollare l’immagine, e dunque il capitale reputazionale, dei club coinvolti.
Anche per quanto riguarda i social media, Semrush ha rilevato che sono stati condivisi diverse migliaia di post con sentiment negativo, non solo nei confronti della Superlega, ma anche verso UEFA e FIFA, esprimendo una necessità di cambiamento ma una totale mancanza di condivisione di questa iniziativa. In appena 3 giorni, i post negativi in italiano contro la Superlega sono stati quasi 6.000, oltre 3.500 contro la FIFA e poco meno quelli contro la UEFA.
Anche l’interesse degli utenti è diminuito rapidamente, probabilmente perché ben presto molti si sono resi conto dell’impossibilità di realizzare il progetto, con i vari club che nel giro di poche ore si sono chiamati fuori uno a uno.
Sempre secondo lo studio di Semrush, il numero di ricerche in rete dell’item ‘uefa super league’ è cresciuto quasi del 1.400% dal 17 al 18 aprile, con un ulteriore incremento di quasi il 220% nel giorno successivo, per poi crollare drasticamente dal 20 aprile.
Attraverso l’algoritmo del ReputationRating, che considera tutti i diversi Driver e Stakeholder che compongono la reputazione, pesando e misurandone le dimensioni e certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain, Zwan ha rilevato un calo della Reputazione dei Club coinvolti in media del 21,73% rispetto alla settimana precedente.
“La Juventus, (-24.41%) e il Real Madrid (-21.56%) sono stati i più colpiti, proprio perché individuati quali principali fautori del progetto Superlega”, dichiara in una nota Davide Ippolito, CEO di Zwan e cofondatore di Reputation Rating. “Sui dati particolarmente negativi della Juventus hanno giocato molto a sfavore le dichiarazioni del presidente Uefa Ceferin, sulla presunta condotta immorale del presidente della Juventus Andrea Agnelli nei confronti della Uefa. A nulla sono serviti i boom in borsa del (17,8% da parte dei bianconeri), durati solo un giorno, per apportare dei benefici ai Club. Questo ci ricorda come la Reputazione di un’organizzazione non dipenda esclusivamente da investitori e performance finanziarie, le quali rappresentano solo 2/10 dei driver reputazionali”.
A essere colpiti maggiormente, nei club, sono stati il driver della CSR, proprio come diretta conseguenza del tradimento dei valori dello sport, in favore di quelli del business, e lo Stakeholder Consumatori / Iscritti, intesi come tifosi in questa analisi, tra i più cruciali e tra i più ‘traditi’ da questa operazione. Rispettivamente, la CSR e la reputazione dei tifosi sono in calo di oltre il 23% e ci si aspetta delle ripercussioni economiche nel prossimo futuro.
“Dall’altra parte, questa situazione è solo lo specchio di una crisi reputazionale radicata della Uefa (-9.25% nel rating reputazionale a seguito di questa vicenda). A soffrire nella reputazione Uefa sono soprattutto i Driver della Governance e della Leadership & Innovation. Il quadro è quello di un’istituzione già da tempo incapace di innovarsi, non più leader salda e sicura del proprio settore, e con scelte etiche e di Governance discutibili, come l’assegnazione dei mondiali 2022 in Qatar, nonostante gli scandali emersi nella costruzione delle infrastrutture dedicate”, aggiunge Joe Casini, cofondatore di Zwan e Reputation Rating. “Come risposta alla Superlega, arriva una tardiva e lenta riforma della Champions League, promessa addirittura per il 2024. Un’ennesima comprova di quanto sia lenta e farraginosa la ‘macchina Uefa’”.
“Come è noto, la maggior parte delle tifoserie di calcio, a prescindere dalla nazionalità, sono molto appassionate e vivono in prima persona ogni cosa che accada alla squadra del cuore”, conclude Fernando Angulo, Responsabile della comunicazione di Semrush. “Leggendo i post, infatti, notiamo un forte attaccamento ai club e una connotazione negativa legata al fatto di sentirsi traditi. Molti anche i post fortemente sarcastici, mentre quelli puramente informativi con tono neutrale sono stati solo 1 su 5 per il topic Superlega, poco più di 1 su 10 per FIFA e UEFA”.