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La funzione ‘Personal Voice’ di Apple permette di conservare la propria voce, anche quando questa è stata ‘cancellata’ da una disabilità. Lo racconta il nuovo spot in rima. Protagonista una bambina alla ricerca di ciò che non ha più

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, Apple ha pubblicato un nuovo spot intitolato ‘The lost voice’ (La voce perduta), che racconta la storia in rima di una bambina che, con l’aiuto di un ‘mostro’ di peluche, cerca la propria voce perduta.

Creato internamente, il video di due minuti è narrato da un vero utente della nuova funzione Personal Voice di Apple, che consente alle persone di registrare la propria voce tramite un software che la preserva nel caso in cui si perdano in futuro le capacità di parlare. L’utente, Tristam Ingham, appare anche alla fine del film, quando viene svelato come il narratore della storia e come il personaggio umano che ‘anima’ il mostro.

Ingham è affetto da distrofia muscolare facioscapulo-omerale (FSHD), che causa una progressiva degenerazione muscolare a partire da viso, spalle e braccia, e in questa fase ingravescente ha notato anche un deciso indebolimento della voce. Per questo ha usato Personal Voice per trasmettere la narrazione dell’annuncio attraverso un’interfaccia di testo.

“Ho tre nipoti”, ha commentato. “Mi piace leggere loro le storie della buonanotte. Vengono spesso a dormire e amano le storie di creature marine, tsunami e cose del genere. E voglio essere in grado di assicurarmi di poter continuare a farlo anche in futuro”.

Lo spot è stato diretto da Taika Waititi e presenta la colonna sonora ‘ Yodeler’ del duo di coniugi X Carbon, creata quasi interamente da campionature di voce umana, mentre la storia raccontata da ‘The lost voice’ è tratta dall’omonimo libro per bambini creato per la Giornata internazionale delle persone con disabilità.