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La città di New York cita in giudizio i giganti dei social media con l’accusa di aver contribuito alla crisi della salute mentale dei giovani

New York City vs social media company
di Monica Gianotti

La città di New York sta facendo causa a TikTok, Instagram, Facebook, Snapchat e YouTube sostenendo che le piattaforme sono responsabili di un aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani, tra cui depressione e idee di suicidio. Questi problemi, si legge nella causa, impongono un “grande onere alle città, ai distretti scolastici e ai sistemi ospedalieri pubblici che forniscono servizi di salute mentale ai giovani”.

L’azione legale arriva poco dopo che i dirigenti delle piattaforme di social media hanno affrontato le difficili domande dei legislatori durante le ultime audizioni del Congresso su come le loro piattaforme possano indirizzare gli utenti più giovani – e in particolare le ragazze adolescenti – verso contenuti dannosi, danneggiando la loro salute mentale e l’immagine del corpo.

Un numero crescente di famiglie ha citato in giudizio le società di social media, oltre a Stati e comuni degli Stati Uniti, per il presunto impatto sulla salute mentale dei loro figli. Durante una conferenza stampa, il sindaco di New York, Eric Adams, ha dichiarato: “New York è la prima grande città americana a compiere passi combinati di questa portata e a denunciare il pericolo dei social media in modo chiaro e diretto, proprio come ha fatto il General Surgeon (il capo del Public Health Service) con il tabacco e le armi”.

Ma le implicazioni di questa crisi vanno oltre la salute mentale dei giovani. Sempre secondo il sindaco di New York, la crisi costerebbe ai contribuenti circa 100 milioni di dollari all’anno. La città di New York ha dichiarato di voler chiedere un risarcimento monetario e un’equa riparazione per finanziare l’educazione alla prevenzione e il trattamento della salute mentale.

La città ha anche pubblicato un piano d’azione che evidenzia come intende ritenere responsabili le social media company, fornire istruzione e supporto ai giovani e alle famiglie e studiare l’impatto a lungo termine dei social media sui giovani.