Proteggere il proprio volto attraverso il copyright: è l’idea di Keira Knightley, un’iniziativa motivata dalla crescente preoccupazione di attrici e attori per l’uso dell’intelligenza artificiale, che potrebbe essere utilizzata per sostituire il lavoro degli esseri umani.
Attualmente l’industria cinematografica sta già affrontando il problema della protezione della voce degli attori. In questo contesto l’attrice britannica ha deciso di prendere posizione sulla questione.
“Credo che il prossimo passo sarà quello di mettere sotto copyright il mio volto”, ha detto la Knightley. “L’intelligenza artificiale ha il potenziale per essere catastrofica e spero che i governi intervengano per regolamentarla”.
Gli studios, tra cui Amazon, Netflix e Apple, stanno infatti proponendo di utilizzare l’AI per sostituire gli esseri umani con scansioni digitali in cui le sembianze di un attore possono essere sovrapposte a una controfigura.
Gli attori e gli sceneggiatori di Hollywood sono attualmente uniti nel loro primo ‘doppio sciopero’ in più di 60 anni e hanno giurato che proteggeranno tutti i lavoratori del settore dalla sostituzione con l’AI.
Le celebrities sono infatti sempre più vittime della tecnologia deepfake, che può utilizzare le loro voci e le loro sembianze per qualsiasi cosa, dalle pubblicità fino alle canzoni fittizie e la pornografia. Il timore è che si verifichino situazioni come quella di Bruce Willis, fatto apparire dall’intelligenza artificiale in una pubblicità che lo vede legato a una bomba sul retro di uno yacht.