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Jellyfish lancia ‘Share of Model’, soluzione che permette di scoprire come gli LLM presentano brand, prodotti e servizi nei risultati di ricerca

Attraverso la piattaforma i brand possono ottimizzare i messaggi e i contenuti per risultati di ricerca più pertinenti grazie all’Intelligenza Artificiale.
share of model, Jellyfish

Jellyfish, parte del Gruppo Brandtech, ha presentato la piattaforma Share of Model, una soluzione che consente alle aziende di analizzare come i diversi Large Language Models (LLM) percepiscono il brand, i prodotti e i servizi proposti ai consumatori.

La nuova piattaforma di Jellyfish è in grado di identificare se le aziende stanno ottimizzando al meglio la loro strategia digitale per fare in modo che modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT, Gemini di Google e Llama di Meta suggeriscano correttamente il proprio brand, prodotto o servizio quando le persone consultano questi strumenti per le loro ricerche.

L’utilizzo della piattaforma

Durante la fase di beta-test, la piattaforma ha aiutato i brand ad espandere la loro strategia di selezione delle keyword finalizzate alla ricerca, fornendo indicazioni su come adattare il testo e le immagini del sito per allinearsi al modo in cui gli LLM elaborano e suggeriscono i loro prodotti. La piattaforma è stata inoltre utilizzata con successo per l’analisi della concorrenza, per capire come i modelli AI percepiscono i concorrenti e per identificare le lacune nella loro strategia così da intercettare eventuali opportunità.

Capire come le persone utilizzano gli strumenti di IA

I risultati di un nuovo studio di YouGov confermano l’urgente necessità per i brand di capire come le persone utilizzano gli strumenti di IA e come questi ultimi influenzano i comportamenti di acquisto. L’indagine condotta su 1.000 consumatori statunitensi di età compresa tra i 18 e i 65 anni ha dimostrato che l’importanza degli strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT è significativa.

La ricerca mostra che due terzi (66%) dei giovani tra i 18 e i 24 anni – Gen Z – dichiarano di rivolgersi a modelli di intelligenza artificiale per consigli su brand, prodotti e servizi. In particolare, lo fa più della metà (51%) degli intervistati tra i 25 e i 34 anni, mentre l’utilizzo scende al 42% per i 35-44enni e al 31% per i 45-54enni.

Gli utenti che si affidano a questi strumenti hanno maggiori aspettative nei confronti delle raccomandazioni. La metà (50%) dei giovani tra i 18 e i 24 anni si aspetta che gli strumenti di intelligenza artificiale li guidino verso i brand, i prodotti o i servizi migliori per loro, con un leggero calo al 47% tra i 25 e i 34 anni, al 35% tra i 35 e i 44 anni e un ulteriore calo per i 44 anni e oltre.

Invertire l’approccio al marketing

Rebecca Sykes, Partner del Gruppo Brandtech e responsabile della divisione Emerging Tech, commenta nella nota: “Fondamentalmente stiamo invertendo l’approccio al marketing: raccogliamo i segnali di un ‘pubblico’ completamente nuovo, che ha seguito tutto ciò che un brand ha comunicato e adesso mostra quali sono le lacune del messaggio. Il marketing verrà completamente stravolto da questa modalità: saremo obbligati a creare contenuti per confermare il beneficio di un prodotto o il valore del brand”.