Reputation Science ha condotto un’analisi sul fenomeno #IoStoConPutin, che è cresciuto nelle ultime settimane diventando trend topic su Twitter. Innanzitutto è stato verificato l’andamento dell’hastag nel tempo, con particolare attenzione al fenomeno nella sua interezza, calcolando i tweet e retweet e alla presenza nella sua forma più originale (solo tweet).
I due trend mostrano la diffusione dell’hashtag #IoStoConPutin su Twitter dal 21 febbraio all’1 marzo, periodo in cui si è intensificato il suo utilizzo. Il primo trend tiene in considerazione i tweet e le ricondivisioni, per un totale di circa 3.800 contenuti e 2.000 utenti unici, il secondo mostra solamente i post (esclusi quindi i retweet) per un totale di oltre 1.200 risultati e 389 autori unici. Minor esposizione dell’hashtag nella giornata del 23 febbraio, massima esposizione domenica 27 febbraio, leggera flessione negli ultimi due giorni.
L’hashtag è stato creato già da gennaio, ma solo a fine febbraio è entrato in tranding topic su Twitter. Dai primi risultati dell’analisi, non sembra essersi delineata una modalità di diffusione organizzata: gli utenti che hanno utilizzato l’hashtag già esistente, nelle prime ore, non hanno ricevuto significative reazioni.
Occorre attendere martedì 22, quando il post dell’utente ‘Il Sofista’, che twittò anche contro il ministro Di Maio, raccoglie 2.074 mi piace e 436 condivisioni e continua ad essere condiviso anche nella giornata dell’1 marzo.
Nel condividere il tweet alcuni utenti rispondono criticando quanto affermato da Il Sofista, in particolare manifestano perplessità e dubbi sui collegamenti fatti con gli USA, frutto di una teoria presumibilmente dettata dal ‘complottismo’.
Nella classificazione degli utenti per attività e per engagement, molti risultano essere gli stessi individui, sintomo quindi di intensa attività e con un significativo seguito. L’utente @FmMosca risulta avere l’engagement più elevato, soprattutto grazie ad un tweet nel quale si schiera in favore di Putin per la guerra ai ‘nazisti ucraini’. Forte il seguito in termini di risposte, condivisioni e like.
Un grafico mostra anche i cluster delle diverse community intervenute con l’hashtag #IoStoConPutin. Le bolle del grafico indicano i singoli utenti, mentre le linee rappresentano le interazioni tra i diversi account, differenziate dal colore per rendere più immediata la circoscrizione delle relazioni tra i diversi utenti. Quelli evidenziati rappresentano le community di discussione, con l’immagine del content creators, mentre quelli più piccoli all’interno della stessa community, sono amplyfiers, ovvero coloro che hanno commentato, condiviso o espresso approvazione al contenuto tramite ‘mi piace’. La relazione tra gli account sull’hashtag #IoStoConPutin appare molto fitta ma con evidenti nodi comunicativi facente riferimento a pochi utenti, ovvero i più attivi ed i più influenti sul tema, come evidenziato nel focus degli utenti, di cui qui di seguito si riporta una sintesi.
Al centro delle relazioni sta l’utente Francesco Mosca, ovvero l’account con i valori di engagement più elevati tra coloro che hanno condiviso contenuti con #. Interessanti sono anche i nodi comunicativi degli utenti MARYAM, Noitre32, Il Sofista e Non Konforme, ovvero quello più esterni nella rappresentazione dell’influencer network.
Queste relazioni risultano non avere un seguito se non nella cerchia, seppur numerosa, di utenti che hanno interagito con commenti, condivisioni e like. Una situazione ben identificabile dal network de Il Sofista, ad esempio, con gli utenti cosiddetti amplyfiers senza ulteriori condivisioni o riprese dei propri contenuti.
Cosa accomunano gli utenti che scrivono con #IoStoConPutin?
- Contro il Governo Italiano e Draghi: riferimenti alle norme anti Covid, soprattutto sull’obbligo vaccinale e sulle limitazioni della libertà.
- NoVax NoGreenPass W rossa nell’immagine del profilo: riferimenti alla dittatura sanitaria e alla libertà limitata, con intenzioni di ‘combattere’ per riottenere la libertà.
- Contro gli Stati Uniti: riferimenti alle Guerre nel passato causate, secondo gli utenti, dallo stesso paese, rivendicando la libertà di ogni Stato, soprattutto dall’ingerenza statunitense.
- Contro l’elite e l’establishment mondiale e l’UE: hashtag #NWO e complotti organizzati, pro Putin perché divenuto il ‘simbolo’ di lotta contro questi ‘poteri’.
- Bandiera tricolore nella bio o nel nome dell’account: utente destroso e con riferimenti patriottici, contro quindi le imposizioni di UE e Italia su Covid e su ingerenza nella guerra Russia-Ucraina.
Molto significativa la provenienza degli utenti: la metà degli utenti che dichiara la propria posizione risulta essere localizzato a Roma. La cosa risulta essere un indice della poca valenza geografica in termini di impatto sul ‘sistema paese’ Italia e della concentrazione intorno a una sorta di totem che muta la propria declinazione in funzione degli eventi, passando da #novax a #IoStoConPutin senza soluzione di continuità.