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Influencer Marketing, Hoopygang raccoglie nuovi investimenti per 1,25 milioni di euro e si avvia a chiudere l’anno con ricavi in crescita del 40 per cento

Simone Pepino, Hoopygang
Simone Pepino, CEO Hoopygang

Attraverso il Fondo Rilancio Startup, CDP Venture Capital SGR annuncia la sottoscrizione di un investimento di 1 milione di euro erogabile in due tranche a favore di Hoopygang, società di influencer marketing italiana, nata nel 2017 in Nana Bianca, startup studio ad alta profilazione tecnologica, cui si è poi affiancato il socio StartupItalia editore di riferimento in Italia del mercato innovativo e tecnologico.

L’operazione fa leva sul contestuale aumento di capitale sottoscritto dal socio Nana Bianca per ulteriori 250 mila euro e segue un complessivo percorso di sviluppo che negli ultimi 12 mesi ha portato i due principali attuali azionisti a incrementare il capitale di oltre 1 milione di euro.

“Crediamo profondamente nel progetto di Hoopygang”, afferma nella nota Alessandro Sordi, Co-founder e CEO di Nana Bianca. “Riteniamo infatti che il settore del marketing digitale debba ancora esprimere il massimo delle proprie potenzialità, spinto anche dall’uso delle nuove tecnologie trainate da AI e Blockchain. Fin dalla sua costituzione, l’agenzia e il suo team sono focalizzati su questi temi e i tempi sono maturi per ulteriori crescite future”.

A dare spessore alla stima, ci sono i numeri in continua progressione su cui può contare l’azienda: “A metà settembre – annuncia Danila Paladino, CFO di Hoopygang – i ricavi relativi a campagne adv rilasciate o in corso e a contratti già conclusi hanno raggiunto i 2,8 milioni di euro. E siamo fiduciosi che la parte finale dell’anno, una fase di norma molto intensa nella produzione di nuovi lavori, porterà a confermare il raggiungimento del nostro budget, consentendoci di archiviare il 2023 con un giro d’affari pari a 3,8 milioni, in crescita quindi del 40,4% rispetto al 2022″.

Le nuove risorse a disposizione della company saranno utilizzate principalmente per lo sviluppo e l’implementazione del software proprietario Relations, cuore della società, progettato per massimizzare il coinvolgimento dei consumatori e generare risultati tangibili per i brand attraverso un processo data-oriented che permette di verificare e selezionare i profili di influencer più adatti alle singole campagne.

“Hoopygang – sottolinea il CEO, Simone Pepino – ha un posizionamento fortemente tecnologico, alimentato dall’uso dell’intelligenza artificiale utilizzata per ottimizzare tutte le fasi delle campagne. E su questo aspetto continueremo a puntare e lavorare, come dimostra anche il rilascio, atteso a breve, di una nuova piattaforma gemella di Relations, dedicata ai creator e pensata per migliorare performance e qualità dei contenuti attraverso l’analisi di centinaia di post o stories e la creazione di benchmark per settore”.

Va detto però che sotto la lente del piano industriale della company per i prossimi anni c’è anche l’acquisizione di nuovi talent internazionali che potranno essere utilizzati per supportare le iniziative di comunicazione di brand in Italia.

“Si tratta – conclude Pepino – di un passaggio significativo perché potrà aiutarci a cogliere e sviluppare appieno le potenzialità offerte dalla profonda fase di evoluzione e trasformazione che vive oggi l’influencer marketing. Questa disciplina sta infatti acquisendo ormai una dimensione fortemente tecnica e specializzata. Lo prova il fatto che gli advertiser chiedono riscontri precisi e puntuali circa le performance ottenute, pretendono metriche, ritorni, call to action. E in questa precisa direzione si muove Hoopygang, che punta a mettere a fattor comune l’expertise maturata sul fronte tecnologico e il valore creativo apportato dalle persone ingaggiate, imboccando quindi la strada di quello che possiamo definire un advertising a performance creativo”.

Nel proprio portafoglio clienti Hoopygang conta, tra gli altri, Pesoforma, Isybank, 24Bottles, Palucart, ReiToys, Hellofresh, RCS, Fastweb, MyES, Scarpe&Scarpe, Notorious Pictures, Travel Easy, BookBeat, Hype, Wall Street English e opera attraverso due sedi, a Firenze e Milano, da dove ha gestito finora oltre 1.000 creator attivi in tutti i principali settori, con una specializzazione distintiva nell’area Business.