L’anno scolastico in corso è definibile il primo dell’era ‘post-ChatGPT’: anche il mondo dell’educazione deve affrontare l’ondata di intelligenza artificiale generativa, contesto in cui sono moltissimi i campi di applicazione di questi strumenti, sia reali sia possibili, ma anche i potenziali rischi che ne derivano.
Proprio per creare maggiore consapevolezza su questo tema e supportare le scuole nel processo di trasformazione che porterà a un uso più consapevole dell’Intelligenza Artificiale nei contesti educativi nasce il progetto di ricerca ‘ImparIAmo a scuola con l’Intelligenza Artificiale’, promosso e coordinato dal Centro Studi Impara Digitale con la partnership tecnica di edulia Treccani Scuola e ScuolaZoo.
L’iniziativa, a cui le scuole possono aderire gratuitamente fino a sabato 30 dicembre 2023 su www.imparadigitale.it, è rivolta a docenti, studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che sperimenteranno assieme l’utilizzo didattico dell’IA per quanto attiene alla generazione e al trattamento critico dei contenuti.
L’obiettivo è indirizzare e sostenere le scuole interessate alla proposta all’interno in un quadro condiviso di attività che hanno come riferimento da un lato la consapevolezza critica del processo in atto di modifica di alcuni, non marginali, meccanismi generali della formazione, anche e soprattutto al di fuori dei tempi e dei modi dell’agire scolastico; dall’altro, l’impegno a individuare e adottare concretamente dentro la vita quotidiana delle classi parte delle risorse dell’IA, con i loro punti di forza e di debolezza.
Le attività
Le attività in classe sono previste tra febbraio e aprile 2024, dopo 3 webinar introduttivi a gennaio, con incontri mensili insieme ai formatori, mentre a fine maggio è previsto un evento conclusivo dove, alla presenza delle classi e delle istituzioni, verranno presentati i risultati della sperimentazione. Le classi potranno accedere a materiali e contenuti multimediali sul tema dell’AI in una sezione dedicata sulla piattaforma di didattica digitale integrata di edulia Treccani Scuola.
Sono possibili due tipi di percorso autonomi: il primo, rivolto ai docenti, è orientato a includere l’IA dentro i meccanismi attuali dell’insegnamento, arricchendo e rinforzando, con opportune procedure didattiche, l’impianto dei contenuti già proposti dalla scuola; il secondo parte invece dagli studenti e dalle loro esperienze di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’apprendimento e nella vita quotidiana.
In entrambi i casi i docenti terranno con gli studenti un ‘diario di bordo’ dove evidenziare criticità, domande, approfondimenti e da consegnare a fine aprile insieme a una relazione e griglie di valutazione; materiali utili affinché le attività svolte diventino percorsi da condividere con altri docenti e classi, trasformando la sperimentazione in una pratica consolidata per il futuro
I docenti che avranno svolto almeno il 75% delle attività proposte riceveranno la certificazione valida ai fini dell’aggiornamento professionale.
Il Comitato Tecnico Scientifico
A supervisionare le attività del progetto un Comitato Tecnico Scientifico composto da docenti ed esperti di didattica e tecnologia: la Presidente del Centro Studi Impara Digitale Dianora Bardi, la Ceo e cofounder di edulia dal Sapere Treccani Cristina Pozzi, l’Editor in Chief di ScuolaZoo Valerio Mammone, Marco Bentivogli (cofounder di BASE ITALIA), Massimo Chiriatti (tecnologo e Chief Technology and Innovation Officer per l’Infrastructure Solutions Group di Lenovo in Italia), Roberto Maragliano (tra i fondatori dell’Università Roma Tre e professore ordinario in pensione), Enrico Panai (esperto di etica dell’intelligenza artificiale e specialista di interazione uomo-informazione), Pier Luigi Pisa (giornalista esperto di nuove tecnologie), Stefano Quintarelli (Informatico, imprenditore seriale ed ex professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza), Francesco Sacco (Docente dell’Università Bocconi e dell’Università dell’Insubria), Ezia Palmeri (Dirigente Ufficio VI – Innovazione didattica digitale – DGEFID).
Info e iscrizioni a questo link.