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Il performance marketing di Awin cresce a doppia cifra: la digitalizzazione ‘forzata’ degli italiani fa esplodere la domanda. E i risultati di Samsung lo confermano 

‘Creiamo partnership di successo che aiutano a crescere’: la mission di AWIN, il networtk di affiliate marketing internazionale, che lavora con oltre 225.000 publisher attivi, è un headline semplice nella sua essenzialità.

Awin ha organizzato un business breakfast per potenziali clienti e partner, il primo evento ‘in presenza’ post-Covid, che ha visto la partecipazione, tra gli altri ospiti, di Samsung, che ha illustrato i risultati molto positivi ottenuti dalla sua partecipazione al network di affilation.

“L’anno scorso abbiamo aperto anche all’affiliazione il sito eCommerce D2C, che si è andato affiancando alle vendite tramite reseller e marketplace”, hanno spiegato Cecilia Meda, Digital Marketing and Media Performance Specialist  e Alessandro Vriale, CE eCommerce and Media Manager DtC di Samsung Electronics. “La strategia del brand, sempre molto attenta agli equilibri dei vari canali, si è da subito indirizzata alla commercializzazione soprattutto dei prodotti ‘alto di gamma’, coprendo l’intero funnel. I risultati si sono visti in fretta, e l’affiliazione ha fatto registrare una crescita media del fatturato via affiliation del 48% mensile”.

“Sul budget eCommerce dell’Affiliation è rilevante, intorno al 20/30%”, hanno concluso, “ma guardando al ROI attenuto, la sua percentuale è destinata a crescere ancora molto, e velocemente”.

Operando trasversalmente in settori come retail, travel, finance e telco, d’altronde, Awin mette in contatto costante brand e consumatori in oltre 180 paesi del mondo. Nel corso dell’ultimo anno fiscale Awin ha generato 12,2 miliardi di euro di ricavi per i suoi advertiser e 920 milioni di euro per i suoi publisher.

“A questo proposito, va detto che, pur nella tragedia globale della pandemia, come Awin abbiamo evidenziato un andamento controcorrente”, spiega Daiana Iacono, Client Services Director Awin Italia. “Prendendo come paragone i risultati del 2019, l’anno 2020 ci ha visto in crescita ben più che a doppia cifra, tra il 15 e il 20%. E anche il 2021 si è mosso e sta muovendosi nella stessa direzione, con un’espansione dei ricavi continua. Merito del modello di business di affiliazione, a performance, in cui il brand (ovvero gli advertiser) ‘pagano’ solamente in funzione di risultati concreti, siano essi vendite effettuate, o compilazione di form, richieste di assicurazioni o preventivi. La digitalizzazione ‘forzata’ a cui è stato sottoposto l’intero Paese si è tradotta in una crescita altrettanto massiccia della domanda da parte dei consumatori”.

D’altra parte, il ROI dell’affiliation è estremamente elevato, nell’ordine dell’1:19 sul capitale investito. Il modello di business adottato da Awin prende in considerazione tutte le alternative, CPM, CPC, CPA, e CPL, con un accento posto decisamente sulle ultime due, che rappresentano ‘plasticamente’ l’avvenuta performance.

Gli strumenti per ottenere la performance desiderata sono molto diversi, e si adattano alle esigenze di ciascun brand: si va dall’email mirata per la lead generation (ancora molto impiegata nell’Europa meridionale) ai voucher e ai cashback, dai siti verticali per sviluppare strategie di content marketing ai social e agli influencer.

Questi ultimi attori hanno avuto un incremento quasi esplosivo: si era partiti con 105 iscritti due anni fa e si è arrivati oggi a oltre 560 influencer attivi sul network, che lavorano con 11.500 brand di diversi settori . Anche i ricavi sono cresciuti più che in proporzione, passando da 270.000 euro del 2019 agli attuali 660.000, grazie anche all’innalzamento dello scontrino medio per ogni acquisto.

“L’influencer marketing”, sottolinea ancora Iacono, “funziona straordinariamente bene in alcuni settori, quali quelli del Beauty e del Fashion, dove l’immagine ha una capacità fortissima di catturare l’attenzione del consumatore e di spingerlo alla conversione. Ma funziona altrettanto bene all’interno della nostra strategia multicanale, che utilizza sinergicamente tutti i mezzi. Samsung, per esempio, è un brand che, nell’ottica di far crescere il proprio eCommerce D2C soprattutto sui prodotti di alta gamma, può far ricorso a influencer per evidenziare il valore fashion di un articolo di ultimo grido, ma al contempo una presenza editoriale a contenuto tech ne spiega le feature e i contenuti innovativi”.

Anche le nuove norme in discussione alla Commissione Europea, quelle relative alla possibile proibizione della pubblicità mirata, non sono viste con particolare preoccupazione da Awin.

“Il retargeting rappresenta una frazione davvero piccola della nostra offerta a performance“, conclude Iacono. “Sia i nostri clienti, sia i publisher del network non avranno certamente problemi ad adeguarsi agli eventuali futuri regolamenti. La Performance è un’attività di massimo livello qualitativo, e totalmente trasparente per tutti i suoi player, consumatori inclusi”.