La notte tra sabato scorso e domenica ha segnato il cambiamento per le ‘zone rosse’ (o meglio arancioni, secondo le ultime specifiche) del Coronavirus. Il DPCM che le ha istituite – l’intera Lombardia più altre province in Piemonte, Veneto e Emilia Romagna – ha di fatto costretto ai domiciliari milioni di persone, e le aziende di tutta la zona hanno avuto solo la scelta di aumentare la quota di smart working, il lavoro agile, che era già stato attivato. Mentre le scuole, sospese fino al 15 marzo nel resto d’Italia, ma i termini sono in corso di revisione per allungarli al 3 aprile come per gli istituti della zona arancione, hanno l’opportunità di sperimentare la didattica online, che ovviamente non è solo distribuire compiti a pioggia via mail, ma prevede la possibilità per docenti e discenti di partecipare ai sessioni comuni in teleconferenza, o in classroom virtuali, essendo anche valutati a distanza.
Comunque il messaggio che è arrivato dal Governo è stato finalmente esplicito: il coronavirus è qui per rimanere, per lo meno per un po’, ed è opportuno adattarsi, azzerando la vita sociale e cercando di ridurre al minimo le occasioni di propagazione del contagio. Ecco allora che il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione si rivolge a tutte le aziende che possano aiutare in questa impresa non facile, sopratutto per le PMI.
L’iniziativa ‘Coronavirus: la Digitalizzazione a supporto delle Zone Rosse’ si rivolge appunto a chi risiede nelle zone interessate dalle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio per il Coronavirus, elencando le iniziative di aziende tecnologiche messe (e quelle che si metteranno) a disposizione di imprese, associazioni, terzo settore e privati in forma gratuita, per un periodo di tempo.
“Alla luce degli aggiornamenti contenuti nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, che amplia le zone soggette a restrizioni per le misure di emergenza sanitaria a contrasto della diffusione del Coronavirus”, fa sapere il Ministro in un nota, “stiamo dialogando con le aziende, le associazioni, le startup che hanno risposto all’iniziativa promossa dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, per aggiornare quanto prima le modalità di accesso ai servizi e alle soluzioni innovative messe da loro a disposizione. Gli aggiornamenti saranno disponibili su questo sito e su innovazione.gov.it”.
Si va dalle iniziative tipicamente consumer, come quella del gruppo Gedi, che ha aperto le proprie testate – La Repubblica, La Stampa, Il Mattino – ai residenti per tre mesi, o quelle di Eolo, di Vodafone o di TIM che offrono connettività, minuti e Giga agli abitanti della zona rossa, o di Italiaonline che regala la Pec per un anno.
Ma non mancano anche le proposte più legate alla didattica e quelle più propriamente business.
Tra le prima si segnalano le iniziative di Amazon, che offre gratuitamente webinar di formazione, della durata un’ora e trenta, su materie STEM; e di WeSchool (powered by TIM), piattaforma di classe digitale che permette ai docenti, da smartphone, tablet o computer, di portare in modo molto semplice la propria classe online.
Poi vi sono le offerte di orientamento business, che spaziano da AWS (Amazon Web Services), che offre un pacchetto di crediti per fornire a Pubbliche Amministrazioni, organizzazioni non governative e non profit, startup e imprese, l’accesso al piano di supporto e al canale di assistenza AWS per progetti legati all’emergenza; fino a Cisco (con IBM), che propone ad aziende e professionisti, disponibile gratuitamente, l’accesso a Cisco Webex Meetings, la piattaforma per consentire il lavoro da remoto; e a Microsoft, che mette a disposizione tecnologia ed esperti IT, sempre gratuitamente, per permettere l’adozione di soluzioni di smart working, anche in mobilità, per PMI, imprese private e pubbliche.
Ora, prima di scoprire se queste offerte sono e saranno valide anche nella molto più estesa zona che è interessata dalle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio per il famigerato Coronavirus, ci sia permessa una modesta domanda sulla gratuità delle soluzioni proposte. Tranne per quelle più tipicamente consumer, molte della altre sembrano essere strutturate sul classico modello ‘servizio contro dati’, che resteranno in possesso dei proponenti. Non proprio un novità visto che, da Google in giù, è il modello tipico di tutti i grandi player del digitale. Ma era proprio necessario il supporto del Ministero?
Massimo Bolchi
Ultima ora: Questa sera, poco prima di spedire la newsletter di Youmark Interactive, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo DPCM che entrerà in vigore da domani mattina, dopo la pubblicazione questa notte sulla Gazzetta Ufficiale, che allarga a tutto il territorio nazionale le misure attualmente in essere in Lombardia e nelle quattordici provincie del Nord. Anche la scuola e l’università, di conseguenza, sono sospese fino al 3 aprile prossimo.