Prosegue con il contributo di 48 studenti master dell’Istituto Europeo di Design l’iniziativa ‘Instagram History’, voluta dal Comitato Pietre d’Inciampo – Milano in collaborazione con Milano è Memoria e che vede raccontare le vite che si celano dietro ai nomi delle 24 nuove pietre d’inciampo in posa quest’anno (145 in totale in città) attraverso dei carousel social.
A rafforzare il ricordo nasce anche la mappa online che crea itinerari tra le pietre e i luoghi della memoria, realizzata da un gruppo di studenti IED di Arti Visive con gli alunni dell’Istituto comprensivo Quintino Di Vona-Tito Speri. L’istituto è ideatore – insieme all’Associazione Nuvolanove – anche del toccante documentario La mensa dei bambini, realizzato da cinque studenti IED di Video Design: dalla prima merenda in una latteria di via Lecco alla mensa vera e propria, il film narra una storia di coraggio e dedizione negli anni delle persecuzioni razziali, quella di un luogo caldo di accoglienza cresciuto fino a diventare un presidio educativo per i bambini soli, figli di profughi ebrei a Milano.
“Il design lavora in un denso intreccio fra memoria e responsabilità verso il futuro, attraverso opere che ne fissino la memoria, ricordando all’umanità quali siano gli orizzonti verso i quali orientarsi”, commenta nella nota Alberico Guerzoni, Direttore IED Milano. “In questo, l’Istituto Europeo di Design si impegna affinché i valori imprescindibili di una comunità siano trasmessi alle nuove generazioni attraverso la cultura del rispetto e del progetto“.
Instagram History
Per il XXII Giorno della Memoria oltre alle strade della città anche la pagina Instagram “Milano Pietre d’Inciampo” si arricchisce di 24 nuove pietre riprodotte digitalmente, relative a persone vissute nel capoluogo lombardo vittime delle persecuzioni nazi-fasciste: dietro a ognuna, il lavoro degli studenti e delle studentesse IED Milano ha ricostruito la storia di ciascun deportato nei campi di concentramento, trasposta in un racconto verbale e visivo che va a formare dei Carousel Instagram.
Il progetto – condotto da team multidisciplinari composti da creativi dei tre corsi Master in Creative Direction, Digital Communication Strategy e Graphic Design, coordinati dai docenti Giovanni Nava e Marta Nava – ha portato a storie raccontate con una precisa visual identity, seguendo linee narrative che usano simboli grafici forti e riconoscibili o che fanno ricorso a elementi iconici (foto d’epoca di luoghi, immagini di oggetti e mezzi di trasporto), comuni denominatori di queste vite spezzate. Nel Giorno della Memoria, il pubblico social potrà imbattersi dunque in inciampi digitali, anche grazie all’attivazione di influencer che hanno scelto di collaborare adottando e condividendo a loro volta alcune di queste storie sul proprio profilo Instagram.