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Il 23 settembre il webinar di IAB Italia, iubenda, Quantcast e DGRS per analizzare le novità introdotte dal TCF 2.0, in vigore dal 15 agosto

Il 15 agosto scorso, come è noto, è avvenuto lo switch alla versione 2.0 del Transparency & Consent Framework, lo standard introdotto da IAB per regolare la gestione del consenso espresso dagli utenti verso il trattamento dei propri dati. La nuova versione del TCF introduce nuove feature e offre agli utenti maggiore libertà di scelta rispetto alla modalità di concessione del consenso.

Ne corso di un webinar gratuito del 23 settembre alle ore 11, insieme a iubenda, Quantcast e  allo Studio Legale DGRS, IAB Italia approfondirà le novità introdotte e i risvolti in chiave business per tutti gli stakeholders, cercando di dare risposta a eventuali dubbi e perplessità suscitate durante l’implementazione del Framework, poiché l’attenzione a privacy e trasparenza esercita sempre più pressione sulle figure che regolano il mondo digitale.

Va sottolineato infatti che la sfida del settore pubblicitario non si limita al solo ottenimento del consenso degli utenti in conformità alle normative: si estende infatti al distribuire tali preferenze a tutte le aziende che sono parte integrante dell’ecosistema della pubblicità digitale, quindi editori, inserzionisti e provider tecnologici.

È proprio qui che entra in gioco il Transparency and Consent Framework di IAB (TCF), creato per stabilire uno standard per la raccolta e la condivisione del consenso degli utenti all’erogazione di contenuti e annunci pubblicitari profilati online.

Immesso sul mercato in vista dell’entrata in vigore del GDPR a maggio 2018, il TCF copre circa il 30% della distribuzione della pubblicità programmatica all’interno del mercato europeo ed è ora giunto alla versione 2.0, che, come già detto, ha rimpiazzato completamente la versione precedente a partire dal 15 agosto 2020.

La versione 2.0 è frutto di un lungo processo di revisione basato sui feedback del mercato (in particolare degli editori) e corredato da molteplici incontri con le autorità nazionali per la protezione dei dati di tutta Europa. Prosegue la strada tracciata dalla versione 1.1 e punta ad aumentare la trasparenza e la possibilità di scelta dei consumatori, nonché la gestione del loro consenso e della conformità alle Direttive Europee da parte delle testate digitali.

Il TCF v2.0 è stato sviluppato per fornire maggiore trasparenza e controllo sia agli utenti che agli editori. Non solo l’utente può prestare o negare il consenso, ma può anche esercitare il proprio diritto di opporsi al trattamento dei dati sulla base di un interesse legittimo. Grazie a descrizioni più dettagliate delle finalità del trattamento dei dati inoltre, viene garantita una maggiore trasparenza per l’utente.

La versione 2.0 dunque rafforza l’impalcatura del TCF, accresce le possibilità di scelta dei consumatori e migliora la gestione del consenso e della conformità. Il tutto a beneficio della collaborazione all’interno dell’industria e della trasparenza richiesta dal GDPR e tanto apprezzata dai consumatori.