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Le aziende investono nell’AI e nell’automazione per gestire le incertezze della supply chain e migliorare la sostenibilità. Lo studio dell’Institute for Business Value di IBM

Un nuovo studio dell’Institute for Business Value (IBV) di IBMOwn Your Transformation’ mette in luce come i Chief Supply Chain Officer (CSCO) stiano affrontando le importanti sfide relative alla supply chain causate dalla pandemia globale di COVID-19, dall’inflazione, dal cambiamento climatico, e dagli eventi geopolitici, e come intendano mettere alla prova le loro supply chain in futuro.

“Automazione e AI possono consentire ai CSCO e alle loro organizzazioni di raccogliere dati, identificare i rischi, convalidare la documentazione e fornire audit trail, anche in periodi di forte inflazione, contribuendo nel frattempo alla gestione dei rifiuti e dei consumi di carbone, energia e acqua”, ha rilevato in una nota Jonathan Wright, IBM Consulting Global Managing Partner, Sustainability Services and Global Business Transformation..

I CSCO stanno adottando le tecnologie di intelligenza artificiale e automazione per fornire interconnessione con partner e fornitori e per consentire operazioni sostenibili e prevedibili.
Infatti quasi la metà (47%) dei CSCO intervistati ha dichiarato di aver introdotto nuove tecnologie di automazione negli ultimi due anni, un approccio che può aggiungere prevedibilità, flessibilità e intelligenza alle operazioni della supply chain, e di utilizzare l’intelligenza artificiale per monitorare e tracciare le prestazioni.

Solo il 20% degli intervistati si distingue però per la capacità di accelerazione dell’innovazione, guidata dai dati, per prepararsi a un futuro incerto. Questo gruppo sta già superando i colleghi su parametri chiave tra cui una crescita del fatturato annuo superiore dell’11%.

Infine, l’ultimo parametro che identifica l’innovazione: la modernizzazione dell’infrastruttura tecnologica. Il 56% opera attualmente su cloud ibrido e il 60% sta investendo in infrastrutture digitali per scalare e fornire valore. Il tutto accompagnato dalla dichiarata maggiore attenzione alla cybersecurity (quasi il 20% in più rispetto agli altri CSCO).