Si è conclusa la diciannovesima edizione dello IAB Forum che ha visto la partecipazione di oltre 10mila persone, 64 eventi, 75 speaker, 102 speed date, per un totale di 46 ore di contenuti, distribuiti nei tre giorni di lavori. L’evento di riferimento sulla comunicazione e sull’innovazione digitale si è svolto in versione ibrida, con palco fisico presso Super StudioPiù, pubblico in presenza su invito e trasmissione in streaming.
IAB Forum, orientato alla narrazione e all’anticipazione dei cambiamenti portati dal digitale nella vita delle persone, dei professionisti, delle aziende e della comunità nel suo complesso, ha avuto come filo conduttore l’evoluzione della digitalizzazione del Paese, e il ruolo delle aziende e delle persone in questa evoluzione. Un focus specifico è stato dato alle competenze, elemento chiave per poter sfruttare appieno le infrastrutture tecnologiche che verranno costruite e rafforzate con il PNRR.
IAB Forum è stata l’occasione per il lancio di due importanti progetti che vedranno impegnata l’Associazione per gli anni a venire, vale a dire: la Martech Academy e ZED – Zero Emission Digital.
Martech Academy, annunciata subito dopo l’intervento di Scott Brinker, guru internazionale del Martech, vuole andare incontro alla forte domanda di mercato di figure professionali in grado di coniugare competenze tecnologiche e di marketing. IAB ha creato un gruppo di lavoro di altissimo livello dedicato al Martech, con 30 partecipanti a rappresentare le varie componenti del mercato (domanda, piattaforme tecnologiche, servizi, analytics ecc). Da questo gruppo è nato un white paper che è stato presentato al Forum, e sono in corso di sviluppo i contenuti del sistema formativo Martech Academy.
Con ZED Zero Emission Digital, IAB Italia ha voluto sensibilizzare sul tema ancora poco conosciuto delle emissioni digitali, e ha lanciato un appello chiedendo ai propri soci e tutte le aziende di sostenere e diffondere Il Manifesto per un digitale sostenibile (sul sito www.zeroemission.digital), un elenco di comportamenti e best practice per ridurre il “digital carbon footprint”.
“In pochi sono consapevoli dell’impatto, in termini di emissioni di CO2, richiesto per compiere piccoli gesti – come mandare mail, o scaricare video – che ognuno di noi ripete nel quotidiano centinaio di volte”, dichiara nella nota Sergio Amati Direttore Generale di IAB Italia. “Per questo come IAB Italia abbiamo dato vita al progetto ZED con una proposta d’intervento che è triplice: misurare, agire e diffondere il messaggio. La sensibilizzazione è sicuramente centrale, ma per farlo bisogna prima di tutto sapere quanto si inquina”.
“Disporre infatti di strumenti semplici per misurare il digital carbon footprint della propria organizzazione è uno strumento indispensabile per assicurarsi un progresso tecnologico che vada di pari passo con la sostenibilità ecologica”, conclude Amati.