di Monica Gianotti
Il 2023 celebra i 21 anni di IAB Forum e i 25 di IAB Italia. La comunicazione digitale si è evoluta a tal punto – e in modo così veloce – che forse è giunto il tempo di una ‘pausa di riflessione’. Si è passati infatti dal ‘Decoding Change’ della scorsa edizione, che ha visto arrivare una tecnologia disruptive come Chat GPT, alla ‘Regeneration’ di quest’anno, un concetto che comprende tutte le modalità attraverso cui non solo le imprese, ma anche le persone, debbano ‘rigenerarsi’ per essere preparate ai nuovi scenari, combinando consapevolezza, conoscenza, competenze tecniche, attenzione all’etica e alla sostenibilità.
E la prima giornata di IAB Forum 2023 si è rivelata un lungo percorso disegnato dalle parole che hanno cercato di interpretare il concetto di Regeneration. Riportiamo qui le frasi più significative pronunciate dagli ospiti che hanno animato la plenaria.
“Il digital devide è culturale più che tecnologico. E anche la regeneration è uno stato mentale, dobbiamo tutti ‘rigenerarci’ per affrontare il futuro che ci sta venendo incontro. Regeneration significa non smettere mai di imparare” (Carlo Noseda, Presidente IAB).
“Togliere il tempo vuoto, ogni attesa, ogni respiro, non è la nostra partita… è la partita delle macchine. Non dobbiamo fare una gara con l’intelligenza artificiale perché qualsiasi sfida sarebbe persa in partenza. Dobbiamo valorizzare, al contrario, la lentezza. È il ‘periodo di latenza’ che fa del nostro cervello la macchina affascinante che è… Staccare un attimo è la cosa più importante perché il nostro cervello non è artificiale, ha bisogno di tempo, elaborazione” (Mario Calabresi, Editore e Ceo Chora Media).
“Da sempre i giovani cercano qualcosa che li renda diversi dai loro genitori, questo è naturale ed è sempre successo. Probabilmente la prossima generazione sarà la più creativa di sempre perché dovrà insegnare la creatività alle macchine. I giovani hanno un ruolo importante all’inizio di ogni dinamica… è sempre successo così” (Federico Capeci, CEO divisione Insights per Italia, Grecia, Belgio e Israele Kantar).
“Don’t be scared, learn! Non bisogna avere paura, bisogna imparare per capire cosa fare nel futuro, senza ‘buttare via’ il passato. La conoscenza è l’arma più importante che abbiamo a disposizione (Isabel Massey, Global Head of Media and Omnichannel Experience Diageo).
“So che nella dinamica digitale siamo abituati a muoverci velocemente, e questo è considerato un vantaggio, ma penso che in ogni innovazione c’è bisogno di una pausa e di una riflessione su ciò che significa sotto il profilo etico e legale” (Constantine Kamaras, Co-founder & Chairman Emeritus di IAB Europe).
“Bisogna raccontare storie interessanti per le persone, per la cultura. Dare un contributo per la società. La scrittura è ancora la cosa più importante che c’è, anche sui social. È il tocco di umanità che serve sempre e fa la differenza. La scrittura da il pathos, il ritmo per ingaggiare le persone. La conoscenza è sexy e deve diventare una moda, ‘brainotional’ è la parola che identifica questa nuova leva dell’emozione (Andrea Moccia, Fondatore e Direttore Editoriale Geopop).
“Quando ho iniziato, non c’erano scuole e università che preparassero i candidati a ‘conoscere’ lo spazio del marketing digitale. Così, quando ho ricevuto l’offerta di realizzare il progetto Diia City ho accettato con l’obiettivo di fare dell’Ucraina uno dei più grandi hub IT dell’Europa orientale, rendendola attraente per le aziende e le startup” (Alex Bornyakov, Deputy Minister of Digital Transformation dell’Ucraina).
E su tutte vorrei segnalare una nuova parola che ho imparato: ‘perennial’, l’eterno/eterna millennial che non smette mai di imparare. Ecco, sentiamoci tutti così.