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I video social di Nike mostrano che il Pride è per tutta la vita, non solo per giugno… Sottolineando l’importanza della narrazione ‘queer’. Campagna di Soursop Amsterdam

L’ultimo lavoro, in ordine cronologico, dell’agenzia creativa Soursop di Amsterdam per Nike è una campagna che sottolinea che il Pride è per tutta la vita – non solo per il mese di giugno – con una gioiosa espressione social che celebra sia il ruolo centrale dello sport nella creazione della gioia queer sia il modo in cui gli atleti LGBTQIA+ stanno ridefinendo il futuro dello sport.

Diretto dallo scrittore e regista queer Abel Rubinstein – meglio conosciuto per la serie ITV Life in Love – ‘No Pride No Sport’ è composto da due film di 60 secondi che seguono gli atleti LGBTQIA+ nelle capitali europee. Girati in 9:16, i filmati mescolano contenuti nativi, live action e filmati d’archivio per un’atmosfera fresca, veloce e inclusiva, in linea con l’argomento trattato.

Il primo episodio, ambientato a Berlino, presenta Jarred e Hany, due compagni di squadra del Joy Run Collective, un’iniziativa locale LGBTQIA+ per le donne di colore e i loro alleati per correre, sostenersi e socializzare insieme. “È importante rivendicare il proprio spazio in questo mondo, ma anche condividerlo con altre persone”, commenta Hany nel corso delle riprese.

Il secondo episodio si concentra su Léone e Yassin, due allenatori Nike dello studio di fitness queer-friendly KAH di Parigi, e su come la loro crescita personale all’interno dello sport li abbia aiutati a scoprire la loro vera identità. “Come persone queer, dovremmo sforzarci ogni giorno nella società per essere ancora più assertivi, più sicuri di noi stessi”, afferma nel video Léone

La campagna sottolinea il continuo impegno dell’agenzia Soursop nei confronti del cinema rappresentativo, essendo stata creata e prodotta da un team con una forte leadership LGBTQIA+, tra cui il direttore creativo di Soursop Fran Marchesi, il regista Abel Rubinstein e il direttore della fotografia Jack Hamilton, che tutti insieme sono stati ben consapevoli di articolare la storia attraverso una lente autenticamente queer.

Credits

Agenzia: Soursop (Amsterdam)
Regia: Abel Rubinstein
Casa di produzione: Bullion Productions (Londra)