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I nomadi digitali USA sono raddoppiati rispetto al pre-Covid, raggiungendo i 10,2 milioni di individui. L’altro volto della Great Resignation: il 44% dei dipendenti cerca un nuovo impiego

Dall’inizio della pandemia nel 2020, il numero di nomadi digitali negli USA è aumentato di oltre il 100% rispetto al 2019, anno precedente la pandemia. Come risultato, oggi circa 10.2 milioni di americani si definiscono ‘nomadi digitali’, persone che viaggiano ed esplorano il mondo lavorando, e il numero è in crescita costante.

I nomadi digitali USA sono un misto di lavoratori full-time (71%) e part-time (29%), con la maggior parte (85%) soddisfatta o molto soddisfatta del proprio lavoro, ghe in media genera un reddito di 4.500 dollari al mese Per mantenere lo stile di vita nomade, il 36% lavorano freelance per diverse società, il 33% sono imprenditori e il 21% lavorano come dipendenti fissi di una azienda.

Le spese principali di un nomade digitale comprendono l’alloggio (a cui si destinano circa 1000 dollari/mese), il trasporto ($ 211) e il cibo ($ 409 ).

La maggior parte dei nomadi digitali preferisce alloggiare in un hotel (51%). Altre opzioni includono essere ospitati da amici o famiglia (41%), Airbnb (36%), camper (21%) e ostelli (16%), e in media si fermano in 3-4 Paesi diversi.
All’incirca il 20% è diventato nomade digitale nel 2020, probabilmente a causa del Covid-19, e per l’88% il nomadismo digitale ha avuto un effetto molto positivo sulla loro vita. Non caso 24 milioni di americani pianificano di diventare nomadi digitali nei prossimi 2-3 anni.

L’età media dei nomadi digitali è scesa, ma gruppi di età più avanzata sono comunque ben rappresentati (29% di 45 o più anni, 11% di 60 o più anni). In generale la metà degli americani (54%) dichiara di voler continuare con lo stile di vita nomade per almeno due anni. Per i lavoratori indipendenti questo numero sale al 69%.

Questo è l’altro aspetto della ‘Great Resignation‘, che, sebbene iniziata in precedenza, ha visto la propria crescita grandemente accelerata dalla pandemia il 44% dei dipendenti statunitensi dichiara di essere “in cerca di lavoro”, secondo il Global Benefits Attitudes Survey 2022 di Willis Towers Watson. Tra di loro, il 33% è stato attivo nella ricerca di un nuovo lavoro nel quarto trimestre del 2021 e l’11% ammette di averlo cercato nel primo trimestre del 2022.

I dati suggeriscono che la maggior parte di loro non smette di starsene seduto senza fare nulla: secondo gli economisti, un mercato del lavoro forte, con ampie opportunità e una retribuzione potenzialmente più elevata li sta spingendo a trovare lavoro altrove. Alcuni stanno anche reinventando del tutto le loro carriere. Come i nomadi digitali di cui si parlava in apertura.