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Google scommette sull’energia nucleare per alimentare i data center dell’Intelligenza Artificiale 

Google and Kairos Power

di Monica Gianotti

Google ha siglato un accordo per acquistare energia da una flotta di mini reattori nucleari per generare l’energia necessaria all’aumento dell’uso dell’intelligenza artificiale. La Big Tech ha ordinato alla californiana Kairos Power sette piccoli reattori nucleari (SMR), il primo dei quali sarà completato entro il 2030 e gli altri entro il 2035.

La crescita esplosiva dell’intelligenza artificiale generativa e del cloud storage ha aumentato la domanda di elettricità delle aziende tecnologiche. Grazie a questo accordo l’azienda spera di trovare “una fonte di energia pulita e disponibile 24 ore su 24 che può aiutarci a soddisfare in modo affidabile la domanda di elettricità”.

I dettagli dell’accordo

Sebbene l’ubicazione dei nuovi impianti e i dettagli finanziari dell’accordo non sono stati rivelati, sappiamo che Google ha accettato di acquistare un totale di 500 megawatt di energia da Kairos, che è stata fondata nel 2016 e sta costruendo un reattore dimostrativo nel Tennessee, che dovrebbe essere completato nel 2027.

Michael Terrell, Direttore Senior per l’energia e il clima di Google, ha dichiarato: “La rete ha bisogno di nuove fonti di energia elettrica per supportare le tecnologie di intelligenza artificiale che stanno alimentando importanti progressi scientifici, migliorando i servizi per le aziende e i clienti e guidando la competitività nazionale e la crescita economica. Questo accordo contribuisce ad accelerare una nuova tecnologia per soddisfare il fabbisogno energetico in modo pulito e affidabile e a sbloccare il pieno potenziale dell’IA per tutti”.

La strada verso il nucleare è aperta

Il mese scorso, Microsoft ha concluso un accordo per prelevare energia da Three Mile Island, attivando l’impianto per la prima volta in cinque anni. A marzo Amazon ha acquistato da Talen Energy un centro dati alimentato dall’energia nucleare. Anche Oracle ha già annunciato che intende utilizzare tre piccoli reattori nucleari modulari (SMR) per alimentare un nuovo data center dedicato all’intelligenza artificiale, con una capacità di almeno un gigawatt.