Google inizierà presto a richiedere agli inserzionisti politici di ‘indicare in modo evidente’ quando hanno realizzato i loro annunci con l’intelligenza artificiale. A partire da novembre, così afferma il tech giant del search, gli inserzionisti dovranno includere un’informativa quando un annuncio elettorale presenta ‘contenuti sintetici’ che raffigurano ‘persone o eventi dall’aspetto realistico’.
Ciò include annunci politici che utilizzano l’intelligenza artificiale per far sembrare che qualcuno stia dicendo o facendo qualcosa che non ha mai fatto, così come la modifica del filmato di un evento reale (o la creazione di uno dall’aspetto realistico) per creare una scena che non è mai accaduta.
Google afferma che questi tipi di annunci devono contenere una clausola di esclusione della responsabilità in un punto “chiaro e visibile”, precisando che si applicherà a immagini, video e contenuti audio. Le etichette dovranno indicare cose come ‘Questo audio è stato generato al computer’ o ‘Questa immagine non rappresenta eventi reali’. Qualsiasi modifica irrilevante, come la schiaritura di un’immagine, la modifica dello sfondo o la rimozione degli occhi rossi con l’intelligenza artificiale, non richiederà invece un’etichettatura.
“Data la crescente diffusione di strumenti che producono contenuti generativi tramite l’AI”, ha dichiarato al riguardo una portavoce di Google, Allie Bodack, ai media americani, “stiamo ampliando ulteriormente le nostre policy per richiedere agli inserzionisti di dichiarare quando i loro annunci elettorali includono materiale che è stato alterato o generato digitalmente”.
Alcune campagne politiche stanno già sfruttando l’intelligenza artificiale per creare display pubblicitari. Ad aprile, il Republican National Committee ha pubblicato uno spot contenente immagini generate dall’intelligenza artificiale che prendono di mira la candidatura di Joe Biden per essere rieletto alla Presidenza. Anche il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha pubblicato uno spot di genere,che incorpora però immagini generate dall’AI di Donald Trump e Anthony Fauci, l’ex consulente medico capo della Casa Bianca.