Interactive

Google Cloud presenta nuovi strumenti di intelligenza artificiale per i retailer: soluzioni per il controllo degli scaffali e altre basate su Discovery AI rendono più fluido e personale l’acquisto

Google Cloud ha introdotto oggi quattro tecnologie AI per aiutare i retailer a trasformare i loro processi di controllo degli scaffali in negozio e migliorare i loro siti di eCommerce con esperienze di acquisto online più fluide e naturali per i clienti.

“I cambiamenti degli ultimi anni hanno rimodellato il panorama del retail e gli strumenti di cui i retailer hanno bisogno per essere più efficienti, più attraenti per i loro clienti e meno esposti a future scosse”, ha spiegato in una nota Carrie Tharp, VP of Retail and Consumer, Google Cloud. “Nonostante l’incertezza, il settore del retail offre enormi opportunità. I leader di domani saranno coloro che affronteranno le sfide più pressanti di oggi, in negozio e online, servendosi dei più recenti strumenti tecnologici, come l’intelligenza artificiale e il machine learning”.

La nuova AI per il controllo degli scaffali aiuta i commercianti a migliorare la disponibilità dei prodotti, poiché il problema dell’inventario scarso o assente sugli scaffali dei negozi è uno dei più preoccupanti. Secondo un’analisi di NielsenIQ sulla disponibilità a scaffale, solo nel 2021 gli scaffali vuoti sono costati ai rivenditori statunitensi 82 miliardi di dollari di mancate vendite.
Ora disponibile in anteprima a livello globale, la nuova soluzione di controllo degli scaffali basata sull’intelligenza artificiale di Google Cloud può aiutare i retailer a migliorare la disponibilità dei prodotti sugli scaffali, fornire una migliore visibilità sull’aspetto effettivo e aiutarli a capire dove sono necessari rifornimenti.

Basata su Vertex AI Vision di Google Cloud e alimentata da due modelli di machine learning – uno per il riconoscimento del prodotto e uno per il riconoscimento dei cartellini – l’intelligenza artificiale per il controllo degli scaffali consente ai retailer di risolvere un problema molto complesso: come identificare prodotti di tutti i tipi, su larga scala, basandosi esclusivamente sul caratteristiche visive e testuali di un prodotto, e tradurre tali dati in insight fruibili.
Ora in anteprima, questa tecnologia dovrebbe essere generalmente disponibile a livello mondiale per i retailer nei prossimi mesi. È importante sottolineare che le immagini e i dati di un retailer rimangono di sua proprietà e l’intelligenza artificiale può essere utilizzata solo per l’identificazione di prodotti e cartellini.

L’AI trasforma l’esperienza di acquisto nelle vetrine digitali

Storicamente, i siti di eCommerce ordinavano i risultati dei prodotti in base ai bestseller di categoria o a regole stabilite da persone, come determinare manualmente quale abbigliamento evidenziare in base alla stagionalità.
Per aiutare i retailer a rendere l’esperienza di navigazione online e di scoperta dei prodotti più moderna, veloce, intuitiva e soddisfacente per gli acquirenti, Google Cloud ha introdotto una nuova funzione di navigazione alimentata dall’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni Discovery AI per i retailer. La funzionalità utilizza il machine learning per selezionare l’ordine ottimale dei prodotti sul sito di eCommerce di un retailer una volta che gli acquirenti scelgono una categoria. Nel corso del tempo, l’intelligenza artificiale apprende l’ordine dei prodotti ideale per ogni pagina di un sito di eCommerce utilizzando i dati storici. Il nuovo strumento è ora generalmente disponibile per i retailer di tutto il mondo e supporta 72 lingue.

Risultati di ricerca e navigazione più personalizzati con il machine learning

Per aiutare i retailer a creare esperienze di acquisto online più fluide e intuitive, Google Cloud ha introdotto oggi una nuova funzionalità di personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale che personalizza i risultati che un cliente ottiene quando cerca e naviga nel sito web. La tecnologia potenzia le capacità della nuova offerta di navigazione di Google Cloud e della soluzione Retail Search esistente.
L’intelligenza artificiale alla base della nuova capacità di personalizzazione è un riconoscimento di pattern di prodotto che utilizza il comportamento di un cliente su un sito di eCommerce, come i clic, il carrello, gli acquisti e altre informazioni, per determinare i gusti e le preferenze dell’acquirente. L’AI quindi sposta i prodotti che corrispondono a tali preferenze nella classifica di ricerca e navigazione per offrire un risultato personalizzato.
I risultati di ricerca e navigazione personalizzati di un acquirente si basano esclusivamente sulle sue interazioni sul sito di eCommerce di quel retailer specifico e non sono collegati all’attività del suo account Google. L’acquirente viene identificato tramite un account che ha creato con il sito del retailer o tramite un cookie di prima parte sul sito web. Questa soluzione è ora generalmente disponibile per i retailer di tutto il mondo.

 

L’AI aumenta i profitti dei retailer con raccomandazioni migliori

I retailer hanno avuto a lungo difficoltà a determinare quali informazioni mostrare sui propri siti Web, come organizzarle in modo efficace e come coordinare contenuti pertinenti e personalizzati. La soluzione Recommendations AI di Google Cloud utilizza il machine learning per aiutare i rivenditori a offrire consigli sui prodotti ai propri acquirenti.
Gli aggiornamenti annunciati oggi introducono nuovi strumenti di personalizzazione dei siti eCommerce. Ad esempio, una nuova funzione di ottimizzazione a livello di pagina ora consente a un sito di eCommerce di decidere dinamicamente quali pannelli di suggerimento prodotto mostrare in modo univoco a un acquirente. L’ottimizzazione a livello di pagina riduce inoltre al minimo la necessità di test della user experience che richiedono notevoli risorse e può migliorare il coinvolgimento degli utenti e i tassi di conversione.
Un modello di machine learning, realizzato in collaborazione con DeepMind, combina le categorie di prodotti di un sito, i prezzi degli articoli, i clic e le conversioni dei clienti per trovare il giusto equilibrio tra soddisfazione a lungo termine per gli acquirenti e aumento delle entrate per i retailer. Infine, un nuovo modello di riacquisto (buy-it-again) sfrutta la cronologia degli acquisti di un cliente per fornire consigli personalizzati per potenziali acquisti ripetuti.