Elon Musk ha nominato nei giorni scorsi il nuovo CEO di Twitter: il suo cane Floki, di razza Shiba Inu. La notizia è stata corredata di tre fotomontaggi in cui l’animale è alla scrivania della media company.
Nella prima Floki indossa una T-shirt nera, ornata della scritta ben visibile CEO, mentre Musk twitta, a commento dell’immagine “Il nuovo CEO di Twitter è fortissimo”. Nelle foto successiva il cane indossa occhiali da vista e un vestito completo più adatto al suo rango, mentre il proprietario di Twitter scrive in calce “Ci sa fare con i numeri”, e “Molto meglio dell’altro tizio, è perfetto per questo lavoro!”.
Non essendo informati sulla competenza di Elon in ambito cultura classica, tenderemmo a escludere che il miliardario abbia voluto fare come Caligola, l’imperatore romano che nominò senatore il proprio cavallo Incitatus, anche se un (non troppo) sottile sentimento di disprezzo espresso con la nomina è presente in entrambi: Caligola non poteva sopportare il Senato romano, Musk il CEO precedente di Twitter, Parag Agrawal. Il commento alle foto è un non troppo velato riferimento alla scarsa preparazione e indecisione operativa di quest’ultimo (a detta ovviamente di Elon Musk).
Anche il fatto che il nome del precedente CEO non sia mai stato citato da Musk è indicativo della ‘inutilità’ di Agrawal, così come la affermazione più volte ripetuta (e messa in pratica con i moltissimi licenziamenti effettuati) che a Twitter fosse necessario un completo turn around per tornare in attivo.
Ultima conseguenza di questa nomina, non si sa quanto voluta, è la rivalutazione del DogeCoin, la criptovaluta lanciata quasi per scherzo dallo stesso Musk, con uno Shiba Inu nel logo, che ha guadagnato l’8% quando la notizia della nomina è stata resa pubblica.
Da Dubai, comunque, dove Musk partecipava al World Government Summit, è arrivata anche un’altra notizia, molto più seria della nomina di Floki: Twitter avrà un nuovo Amministratore Delegato entro la fine di quest’anno. Quando Musk avrà terminato il proprio lavoro per il concreto rilancio di Twitter. O per il suo definitivo affossamento…
