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Elon Musk minaccia di vietare i dispositivi Apple dopo l’integrazione di ChatGPT

Elon Musk e Tim Cook
Elon Musk e Tim Cook
di Monica Gianotti

Potrebbe non essere tutto rose e fiori per Apple dopo l’integrazione di ChatGPT nell’ultimo aggiornamento. Anche se molti utenti iOS sembrano entusiasti di questa nuova integrazione, Elon Musk non è certo uno di loro.

Il Ceo di Tesla ha infatti dichiarato in un post su X che “se Apple aggiungerà OpenAI al suo sistema operativo tutti i suoi dispositivi saranno banditi dalle sue aziende. È una violazione della sicurezza inaccettabile. I visitatori dovranno lasciare i loro dispositivi Apple alla porta, dove saranno conservati in una gabbia di Faraday”.

Alla base di questa presa di posizione a diro poco esagerata sembra esserci la convinzione – da parte di Musk – che OpenAI sia integrato nel sistema operativo di Apple e possa accedere a tutti i dati personali e privati, creando dubbi sulla privacy degli utenti.

In realtà Apple e OpenAI hanno dichiarato che gli utenti devono dare l’autorizzazione prima di inviare domande, documenti o foto a ChatGPT. In iOS 18 le persone possono porre domande a Siri e se questa ritiene che ChatGPT possa essere d’aiuto, chiederà il permesso di condividere la domanda e mostrerà direttamente la risposta. In questo modo, gli utenti ottengono una risposta da ChatGPT senza aprire l’app ChatGPT. La stessa procedura si applica a foto, PDF o altri documenti che si desidera inviare a ChatGPT.

Musk, tuttavia, preferirebbe che le funzionalità di OpenAI rimanessero all’interno di un’app dedicata e non siano integrate con Siri.

Apple, dal canto suo, ha ribadito il suo impegno nella tutela della privacy e della sicurezza, suggerendo che i clienti aziendali potranno bloccare l’uso di ChatGPT e delle funzionalità di Apple Intelligence.