Gestire Twitter è stato “piuttosto doloroso” ed è stato “come andare sulle montagne russe”: le dichiarazioni di Elon Musk, intervistato da James Clayton, giornalista tecnologico della BBC per il Nord America, sono in linea con quanto ci si sarebbe potuto attendere dal multimiliardario naturalizzato statunitense, che ha anche aggiunto che “venderebbe l’azienda” se arrivasse la persona giusta. Nessun accenno al prezzo, ovviamente, visto che il proprietario di Tesla e Space X ha acquistato il social network per 44 miliardi di dollari lo scorso mese di ottobre, che non sarebbe propriamente una questione secondaria. D’altro canto il ricorso alla ‘persona giusta’ però introvabile è stato usato da Musk anche quando si era dimesso da CEO, dopo un referendum popolare da lui stesso indetto, ma proseguendo nella funzione “in attesa di trovare la persona adatta a sostuituirlo”. Per ora il ruolo è stato assunto dal suo cane Floki.
L’intervista dalla sede centrale dell’azienda a San Francisco ha riguardato soprattutto i licenziamenti di massa, le fake news e le sue abitudini lavorative, ma Musk ha anche ammesso di essere andato avanti con il processo di acquisizione solo perché “un giudice stava per costringerlo a fare l’acquisto”.
Parlare dei licenziamenti di Twitter è riduttivo, si è trattato di una vera e propria strage: quando è stato acquistato Twitter contava poco meno di ottomila dipendenti, mentre ora sono 1.500, come affermato Elon Musk: una scelta obbligata, perché l’autonomia del social network era ridotta a pochi mesi. I frutti di questa brusca ristrutturazione si sono visti, però, secondo quanto affermato dal CEO: l’azienda è “sostanzialmente in pareggio” e anche quasi tutti gli investitori che si era allontanati dopo l’acquisto sono tornati ad essere clienti. Alla domanda se fosse difficile licenziare così tante persone, Musk ha risposto che “non è affatto divertente”, ammettendo che non licenzia di persone perché risulta “impossibile parlare con così tante persone faccia a faccia”.
Musk ha anche confermato – cosa che stava a cuore alla BBC – che verrà cambiata l’etichetta aggiunta di recente per l’account della BBC, che passerà da ‘media finanziati dal governo’ a ‘media finanziati pubblicamente’, mentre per la fake news ha ricordato che Twitter sta lavorando alacremente a un’AI che verrà rivelata tra qualche mese. Sarà suo il compito di monitorare il web. Tenendo presente che Elon Musk ha già affermato di essere contrario alle più diverse forme di censura e di essere da sempre schierato per la libertà di parola.