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Donne del Digital. Paola Marazzini, Director Strategic Partnerships Google: auguro al mercato che il digital consenta di ri-orientare i modelli di business verso grandi opportunità per nuove competenze e capitale umano con le adeguate skill professionali

Che domanda non ti farei mai se tu non fossi donna? 

Credo che non mi chiederesti mai “come fai a conciliare la gestione della casa e dei figli con il lavoro mantenendo un buon equilibrio di work-life balance?”  😉

Qual è il tuo stile di leadership?

Tra le mille classificazioni esistenti mi piace far riferimento a quella di Daniel Goleman tra le cui 6 definizioni mi riconosco in quella di Leader Coach, impegnato a valorizzare i singoli componenti del team responsabilizzandoli e creando un ambiente partecipativo. Mi piace condividere e ascoltare prima di prendere decisioni

Come ti descriverebbe il tuo team?

Come un Manager demanding e focused sugli obiettivi, ma anche capace di riconoscere i meriti, di ascoltare e attento alla soddisfazione e allo sviluppo delle persone.

Adattarsi o innovare?

C’e una bellissima frase attribuita a  Winston Churchill che dice : “to improve is to change; to be perfect is to change often”.  Sia l’adattarsi sia l’innovare hanno in comune il concetto di cambiamento: la differenza è che nell’adattarsi si tratta di un cambiamento passivo che segue le circostanze, nell’innovazione invece il cambiamento è pro-attivo e partecipato. Entrambe le attitudini sono importanti a seconda  delle situazioni, ma  la prima senza la seconda  rende la vita poco interessante.

Chi è la tua eroina? E il tuo eroe? 

Non riesco a individuare in una persona famosa un eroe o una eroina. Per me sono eroi ed eroine tutte le persone perbene che affrontano ogni giorno la vita tra mille difficoltà con sacrificio e dedizione, trovando anche il modo di aiutare gli altri. In particolare ho sempre avuto grandissima ammirazione per i volontari che lavorano sulle ambulanze e negli ospedali.

Lavori in un settore in costante cambiamento, come fai a mantenerti al passo coi tempi?

Innanzitutto ho dovuto rassegnarmi al fatto che non potevo avere tutto sotto controllo e che per ‘sopravvivere’ dovevo imparare a ‘surfare’ il mare delle informazioni cui costantemente siamo esposti. Questa consapevolezza mi ha però anche aiutata a sviluppare una sorta di sesto senso nel cogliere le cose davvero importanti e da approfondire e scapito di quelle meno rilevanti.

Se non facessi quello che fai, faresti?

Sono un Coach certificato: farei Business Coach a tempo pieno.

La carriera si pianifica o succede?

È una bellissima domanda, che spesso mi sono posta anch’io: personalmente ho impegnato molte energie per accrescere le mie competenze e la mia professionalità più che per pianificare una carriera che in realtà è stata caratterizzata da scelte fatte per passione, spesso rinunciando a benefici immediati pur di inseguire un progetto in cui credevo.

A cosa (delle tue caratteristiche) devi di più per il tuo successo? 

Probabilmente al fatto di essere una persona resiliente e capace di mettere le cose in prospettiva. Ho sempre lavorato per il medio lungo termine, sentendo la responsabilità verso il mio Team e l’impegno verso l’azienda che mi stava dando fiducia: questo mi ha molto aiutata a superare anche i momenti difficili e a raddoppiare gli sforzi anzichè rinunciare e fare scelte magari più facili nel breve ma che non avrebbero avuto senso in un’ottica più ampia.

Cosa diresti alla te stessa 18enne?

La ringrazierei profondamente per essersi impegnata tantissimo e avermi consentito di mettere le basi per una vita ricca di soddisfazioni in cui soprattutto mi sono potuta permettere di essere me stessa sempre e comunque e libera nelle mie scelte.

Che augurio fai al tuo mercato per il prossimo futuro? 

Di comprendere e accettare che la trasformazione digitale è un’opportunità per le aziende, è un’opportunità per il sistema paese ed è un’opportunità consulenziale amplissima per i Partners dei clienti.

Non siamo più nell’epoca in cui il vantaggio competitivo era ‘solo’ la qualità del prodotto e il ruolo delle agenzie era ‘solo’ inventarsi lo storytelling più efficace per la creazione del Brand. Oggi il vantaggio competitivo è legato all’informazione e il marketing, l’advertising e la comunicazione si mischiano alla tecnologia per creare esperienze customizzate sul consumatore che è sempre piu demanding e curioso. Auguro che la comprensione di questa sfida consenta di  ri-orientare i modelli di business in una direzione di grandi opportunità per  nuove competenze e capitale umano con le adeguate skills professionali.