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‘Digital Law, istruzioni per un uso consapevole degli strumenti del mondo digitale’, in libreria il nuovo manuale scritto da Chiara Dal Ben e Vittorio Maria Corelli

Chiara Dal Ben

Arriva in libreria ‘Digital Law, istruzioni per un uso consapevole degli strumenti del mondo digitale‘, libro edito da Maggioli e nato dalla collaborazione tra Chiara Dal Ben, docente di digital communication e influencer marketing e Marketing & Innovation Director di FLU (unit specializzata in influencer marketing di Uniting Group), e Vittorio Maria Corelli, avvocato esperto in tema di digital law e partner di Leading Law Notai e Avvocati.

Il volume risponde a una duplice esigenza: da una parte mostrare e spiegare la velocissima rivoluzione sociale di cui siamo protagonisti sin dall’arrivo di internet, dall’altro mettere in luce tematiche ancora parzialmente inesplorate proprie del mondo digitale.

“L’utilizzo di internet e di nuovi strumenti digitali è ormai parte integrante della nostra quotidianità, ma ci sono ancora domande sulle modalità, le strategie, i limiti o i rischi che attendono risposta”, scrivono gli autori, che grazie anche alla loro differente formazione riescono ad analizzare le tematiche trattate da differenti prospettive, fornendo ai lettori un quadro generale ampio e completo.

“Viviamo in un periodo in cui il progresso tecnologico procede in modo rapidissimo e diventa sempre più fondamentale avere una corretta chiave di lettura per orientarsi all’interno della comunicazione digitale”, afferma Chiara Dal Ben. “Con Digital Law vogliamo offrire una guida di facile utilizzo in grado di fornire i giusti strumenti per comprendere al meglio questo scenario”.

Attraverso un linguaggio diretto e comprensibile, e con il contributo di numerosi esperti della comunicazione digitale che all’interno di Digital Law analizzano segmenti del mercato, gli autori affrontano tematiche complesse e spesso non del tutto ‘definite’, rendendo la fruizione accessibile e interessante a diversi tipi di lettori: dal consulente professionale, al giurista fino ad arrivare al semplice curioso del mondo digital.

Tra i temi trattati nel libro troviamo l’evoluzione dei media e della pubblicità, con la nascita di TikTok o Twitch, capaci di catturare l’interesse di miliardi di utenti in tutto il mondo non in modo invasivo, e di come questi nuovi canali stiano acquisendo sempre maggior importanza all’interno delle strategie di business delle aziende, spingendo gli investimenti verso la creazione di contenuti originali, così da rispondere all’esigenza dei brand, sempre più alla ricerca di modalità per intercettare l’interesse delle nuove generazioni.

Centrale poi all’interno del manuale è la chiave di lettura ‘legal’ all’interno della comunicazione digitale, con la necessità, resa ancora più evidente dopo l’accelerazione della digital transformation causata dalla pandemia, di dare riposte chiare alle tante casistiche tutt’ora non definite, che vanno a toccare i più diversi scenari: dai social network all’influencer marketing, dall’eCommerce al mondo musicale.

Gli autori sottolineano che strumenti come la ‘Carta dei Diritti in internet’ o la ‘Digital Charts’ devono assumere sempre più un carattere vincolante all’interno del nostro ordinamento e diventare la base per nuove regolamentazioni che permettano una maggiore tutela verso tutte le fasce coinvolte, con particolare attenzione alle nuove generazioni native digitali, ma anche ai tanti player impegnati lavorativamente in quest’ambito.

In tal senso gli autori hanno inserito nel libro un approfondimento sul TCU (The Creator Union), sindacato degli influencer nato nel 2020 all’interno della Silicon Valley, che rappresenta un primo segnale per la salvaguardia dei diritti e della dignità dei lavoratori 4.0.

“Molto spesso i manuali scritti a quattro mani da autori con diversi expertise professionali rischiano di risultare slegati e non comunicanti”, conclude Vittorio Maria Corelli. “L’obiettivo di questo volume è amalgamare le differenti competenze e punti di vista cercando di arrivare ad un prodotto editoriale che soddisfi a 360 gradi le differenti esigenze e curiosità dei lettori. Questo anche grazie ad uno stile di scrittura smart, ma completo”.