di Massimo Bolchi
“Il 2024 si chiude per TEADS come un anno di grande significato in cui abbiamo affrontato sfide e colto opportunità con la determinazione di chi vuole non solo adattarsi al cambiamento, ma guidarlo”. Con queste parole si apre l’intervista a 360 gradi che abbiamo rivolto a Dario Caiazzo, Managing Director alla guida di Teads Italia.
In chiusura dell’anno, come è andato il 2024?
È stato un anno segnato da importanti progressi tecnologici, non solo grazie a un utilizzo sempre più radicato di strumenti di AI a servizio delle campagne pubblicitarie, ma anche attraverso l’ampliamento della nostra offerta grazie all’ingresso di nuovi partner come broadcaster, produttori di Smart TV e i loro sistemi operativi con la possibilità di posizionare annunci di qualità anche all’interno degli schermi televisivi. Questo passo in avanti ci ha anche permesso di adottare nuovi approcci di targeting in grado di sfruttare i dati di fruizione televisiva per sviluppare strategie di re-targeting cross-media, identificando gli utenti esposti agli spot sulla TV lineare e raggiungerli successivamente nell’ambiente digitale.
Parallelamente, abbiamo perfezionato i nostri strumenti di misurazione, ad esempio affinando il modo in cui studiamo le metriche di Attenzione e come queste riescano a influenzare metriche di brand lungo tutto il funnel e i KPI media, ma c’è tanto altro in roadmap 2025.
Il risultato, per concludere, è aver creato un ecosistema pubblicitario integrato, in cui tutte le nostre soluzioni si combinano e potenziano l’un l’altra per massimizzare il coinvolgimento degli utenti e il valore per i nostri clienti in termini di supporto a 360 gradi.
Quali sono le principali innovazioni introdotte da Teads nell’ultimo anno per supportare i partner in un contesto sempre più complesso e migliorare le strategie di pianificazione?
Al centro delle innovazioni c’è sicuramente l’adozione di tecnologie avanzate a supporto delle pianificazioni media dei brand. Abbiamo potenziato la nostra piattaforma Teads Ad Manager attraverso l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale che facilita e automatizza l’analisi, svolta in tempo reale, di una mole enorme di dati relativi a performance, audience, contesto e creatività permettendoci di costruire data strategy più affinate, predire le performance delle campagne e, di conseguenza, guidare gli investimenti pubblicitari dei nostri clienti in modo più accurato.
L’AI si è dimostrata una grande alleata anche in ambito creativo, grazie alla partnership chiusa a livello globale con una piattaforma in grado di predire il livello di attenzione e chiarezza del messaggio pubblicitario in pochissimi secondi. Essere in grado di generare insight relativi all’efficacia degli asset di campagna ancor prima del live significa poter offrire strumenti di misurazione utili non solo a Teads Studio, il nostro hub creativo internazionale, in ottica di ottimizzazione delle stesse creatività, ma anche di supportare le agenzie creative nella creazione dei contenuti.
Oltre questo, abbiamo lanciato la nostra risposta nei confronti di un mercato che deve interfacciarsi con un contesto sempre più frammentato e che vede al centro l’utente e la diversa fruizione dei contenuti su molteplici piattaforme. In questo contesto, la Connected TV si posiziona come una componente vincente all’interno delle strategie di pianificazione, un canale in grado di combinare l’impatto emotivo e narrativo dello schermo televisivo con la precisione e la misurabilità proprie dei media digitali.
Il nostro posizionamento nei confronti di questo canale, costruito all’inizio del 2024 e perfezionato nel corso degli ultimi mesi, si colloca come una valida alternativa a una classica pianificazione sulle CTV grazie alle partnership non solo con i broadcaster, ma anche con produttori di smart TV come Hisense, Philips e TCL, e con i principali sistemi operativi per TV connesse, come VIDAA con il quale abbiamo siglato una partnership in esclusiva prolungata a tutto il 2025, consentendo ai brand di intercettare gli utenti durante uno dei momenti più preziosi dell’esperienza televisiva: l’interazione con l’ambiente Homescreen. Posizionarsi in questo spazio premium e first-view garantisce un livello di visibilità e un impatto creativo eccezionali, catturando l’attenzione degli utenti in un momento decisivo, indipendentemente da ciò che scelgono di guardare, sia che si tratti di TV lineare o di contenuti in streaming on-demand.
Infine, abbiamo lavorato per rendere Teads un partner sempre più in grado di supportare i brand su strategie volte a raggiungere KPI lungo tutto il funnel di comunicazione, con l’obiettivo di rafforzare le soluzioni legate alla parte più bassa, accompagnando gli utenti nelle decisioni di acquisto. A tal proposito, l’ultimissima novità in casa Teads è proprio una soluzione, lanciata recentemente negli Stati uniti e attualmente in beta con piani di scalabilità entro il Q1 del nuovo anno, che offre una personalizzazione completa degli annunci pubblicitari, in maniera dinamica e adattabile in tempo reale, in base al feed legato all’eCommerce del cliente. Questo approccio permette creare un link tra i consumatori e i prodotti più rilevanti per i retailer e, allo stesso tempo, di creare contenuti che siano quanto più allineati possibile con il comportamento e le preferenze degli stessi consumatori.
Guardando invece al 2025 e oltre: in che direzione si muove il mercato? Quali sono gli obiettivi e i traguardi che vi siete fissati?
Il mercato sta attraversando una fase di profonda trasformazione guidata da evoluzioni tecnologiche, regolamentari e comportamentali, e l’attenzione degli advertiser è sempre più focalizzata verso risultati tangibili che però non escludono valori come sostenibilità e rispetto della privacy dei consumatori.
La creatività, che ha già un ruolo importante per il mercato, continuerà ad essere centrale e dovrà adattarsi ancora di più ai diversi schermi, dovrà parlare ‘lingue diverse’ a seconda del tipo di consumatore a cui viene esposta, e per le TV connesse il discorso è il medesimo. La Connected TV sta ridefinendo le strategie attorno a un media che consideriamo ancora tradizionale, ma che è potenzialmente in grado di essere ancora più evoluto con la possibilità di creare esperienze davvero immersive e che sfruttano dinamiche sofisticate e di natura puramente digitale. In questo senso, stiamo lavorando allo sviluppo di nuove soluzioni creative più orientate alla fase medio-bassa del funnel e alla possibilità di accedere non solo all’inventory CTV Native, ma anche alla creazione di contenuti ad-hoc per lo schermo televisivo direttamente attraverso l’utilizzo in self-service di Teads Ad Manager.
Nonostante il tema creativo sia sicuramente uno dei più rilevanti, i brand che si affidano a strategie omnicanali si aspettano sempre di più metodi di misurazione che provino l’efficacia tangibile dei loro investimenti e del raggiungimento del pubblico sui diversi mezzi. La pianificazione e la misurazione della reach delle campagne omnichannel è uno dei punti cardine all’interno della nostra roadmap di prodotto per il prossimo anno, per cui stiamo implementando in TAM uno strumento in grado di dare piena visibilità, autonomia e flessibilità a brand e agenzie su campagne omnicanali connesse e non frammentate.
Come evolverà il mondo della comunicazione nel futuro? Quali sono i trend che prevedete all’interno del mondo dell’Advertising e come la tecnologia avrà modo di condizionare queste evoluzioni?
Oltre quanto citato sul tema CTV, una delle tendenze più evidenti sarà il crescente ruolo della tecnologia nell’automazione e nell’Intelligenza Artificiale. Queste tecnologie diventeranno sempre più evolute, e se già oggi ci permettono di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale per creare campagne pubblicitarie estremamente mirate e rilevanti, senza sacrificare la privacy, non possiamo neanche immaginare quali potenzialità potremmo ancora trarne.
Anche se Google ha ritirato la deprecazione dei cookie, vedremo un rafforzamento del targeting contestuale e l’utilizzo di dati di prima parte, con la tecnologia che fungerà da abilitatore per una pubblicità non solo più precisa, ma anche più rispettosa delle normative e delle preferenze degli utenti.
Possiamo dire che il futuro dell’advertising sarà caratterizzato dall’equilibrio e la sinergia tra dati, automazione e storytelling umano, e i brand che si lasceranno guidare nell’unione tra questi tre elementi vedranno sicuramente le proprie campagne eccellere in termini di efficacia, impatto e memorabilità, costruendo valore e fiducia nei confronti dei consumatori a lungo termine.