L’82% delle imprese dei servizi ritiene importante implementare soluzioni di IA per il proprio business, rispetto al 54% generale del terziario. Inoltre, il 70% di imprese dei servizi si ritiene informato sul tema, a fronte del 48% di media generale delle imprese del terziario.
È quanto emerge, nell’elaborazione dei dati sui servizi alle imprese, dall’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza sull’impatto dell’intelligenza artificiale. Più della metà delle imprese dei servizi (52%) prevede di dedicare all’intelligenza artificiale almeno il 10% dei propri investimenti. Analisi predittiva e generazione di contenuti sono gli ambiti di principale interesse.
L’approccio delle imprese dei servizi professionali è molto ottimista circa il possibile utilizzo dell’IA in ambito lavorativo (69%): l’84% indica che farà risparmiare tempo, il 74% che permetterà di ottimizzare investimenti, il 73% che creerà nuove professionalità, il 55% addirittura si aspetta che l’IA renderà migliore la società.
Dal punto di vista delle criticità, il 50% teme che l’IA possa far perdere posti di lavoro, il 48% intravede una minaccia in termini di privacy e il 47% teme che possa sfuggire al controllo umano. Attualmente il 58% delle imprese dei servizi già utilizza strumenti di IA: il 60% delle imprese usa l’IA per generare contenuti sul web, il 21% per analisi previsionali, il 12% utilizza Chatbot, il 4% usa l’intelligenza artificiale per campagne di e-mail marketing e pubblicità online.
Tra i vantaggi riscontrati efficienza/velocità (53%), risparmio di tempo e denaro (33%) e qualità del lavoro (16%). Non mancano comunque gli ostacoli: mancanza di competenze (57%), preoccupazioni etiche (45%) dubbi sull’affidabilità (30%), mancanza di tempo (25%) e costi (20%) tra quelli rilevati.
“Il fatto che sempre più imprese dei servizi professionali stiano integrando l’intelligenza artificiale nel proprio business significa che ne intravedono il potenziale”, commenta nella nota Umberto Bellini, presidente di Asseprim. “Ma se da un lato i vantaggi possono essere notevoli, dall’altro bisognerà prestare molta attenzione alla sua regolamentazione nel pieno rispetto dei diritti e dei valori. Penso, ad esempio, alla tutela della privacy o al diritto d’autore. Diventa quindi fondamentale il ruolo di tutti gli attori in gioco, a partire dalle Istituzioni europee che hanno dato il via libera all’Artificial Intelligence Act, che entrerà in vigore tra il 2024 e il 2025″.
Il 18 ottobre Asseprim organizza l’evento Intelligenza Artificiale al Servizio delle Imprese (Confcommercio Milano, Palazzo Castiglioni, corso Venezia 47, ore 14). Si tratta di un incontro aperto a tutti per comprendere come sta impattando l’Intelligenza artificiale sulle imprese che già la utilizzano, come ne cambia i modelli organizzativi e le competenze professionali.