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In arrivo Metis, la potente AI di Amazon basata sulla ‘retrieval-augmented generation’ (RAG). Riuscirà a recuperare il ritardo e l’immagine innovativa di quando sbalordì il mondo con Alexa?

amazon metis
di Massimo Bolchi

Amazon sarebbe in corsa per superare Microsoft, Google, Meta e OpenAI nelle applicazioni basate sull’AI? Secondo quanto riportato da Business Insider, che ha raccolto le ‘confidenze’ di qualcuno interno dell’azienda, Amazon starebbe infatti lavorando allo sviluppo un concorrente diretto di ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google e Copilot di Microsoft, battendo gli avversari su un punto debole – che però viene continuamente rivoluzionato – dei servizi concorrenti: la loro dipendenza da dati di addestramento obsoleti o non sempre aggiornati, che comunque nelle ultime versioni, quali Claude 3.5 o ChatGPT 4omni, è ridotta al minimo.

In ogni caso il chatbot sarebbe stato battezzato provvisoriamente ‘Metis’ in onore della dea greca della saggezza (e madre di Atena), seguendo la tradizione di Amazon di utilizzare nomi della mitologia greca per i propri progetti di punta. Mentre il modello di intelligenza artificiale esistente, Titan, è considerato meno potente dei suoi concorrenti, il modello che alimenta Metis, chiamato Olympus, dovrebbe possedere capacità significativamente maggiori.

Come i suoi concorrenti, Metis offrirà una serie di funzioni multimodali, fornendo risposte basate sia su testo che su immagini, e – a differenza di alcuni dei suoi rivali – fornirà anche dei link a supporto delle sue risposte e per compiere degli approfondimenti. Questo fatto gli conferisce un vantaggio perché integra la capacità di cercare risposte più affidabili al di là dei dati di addestramento. Uno dei problemi principali della maggior parte dei chatbot è infatti la limitazione dei dati utilizzati per l’addestramento.

Il vantaggio competitivo di Metis

Amazon starebbe puntando a utilizzare un approccio noto come retrieval-augmented generation (RAG). Come descritto dall’azienda stessa, RAG “reindirizza l’LLM a recuperare informazioni pertinenti da fonti di conoscenza autorevoli e predeterminate. Le organizzazioni hanno un maggiore controllo sul testo generato e gli utenti possono capire come l’LLM genera la risposta”.

In sostanza, RAG consente ai sistemi di recuperare dati, al di fuori delle informazioni precaricate, da fonti come API e archivi di documenti. Questi dati possono essere aggiornati separatamente senza dover riqualificare un modello e consentirebbero allo stesso di accedere a informazioni aggiornate, fornendo così risposte più accurate e chiare Per esempio, Metis potrebbe teoricamente recuperare i dati aggiornati del mercato azionario, cosa che ChatGPT o Claude non possono (ancora) fare.

Un altro vantaggio di Metis è la sua capacità di operare come un ‘agente AI’, un agente di assistenza, in grado di svolgere compiti complessi come pianificare un itinerario di vacanza in base alle richieste dell’utente o gestire la smart home, in modo simile all’AI che Apple ha presentato al suo ultimo evento per gli sviluppatori, e che è già stato affermato non verrà distribuito in Europa perché non conforme all’AI Act. Non proprio il miglior termine di paragone da scegliere, ma è importante notare che Metis non è ancora definito quale prodotto commerciale, e non è chiaro quando Amazon comunicherà ufficialmente il suo lancio.

Il gigante della vendita online e del cloud computing è una delle ultime grandi aziende tecnologiche a entrare nel campo di battaglia dell’intelligenza artificiale generativa, proprio come Apple, E come Apple con Siri, Amazon è stato un pioniere del settore con Alexa, ma a differenza del produttore di iPhone, Amazon ha costruito una grande piattaforma di AI nel corso di molti anni: è considerata uno dei leader nel mondo del ML (machine learning) e fornisce numerosi servizi di infrastruttura AI ad aziende e organizzazioni attraverso il suo braccio di cloud computing, AWS.

Al momento, Andy Jassy, CEO di Amazon, e Rohit Prasad, Head Scientist del team AGI e senior vicepresident, stanno lavorando direttamente allo sviluppo di Metis. Secondo quanto reso noto, il team comprende anche molti veterani di Alexa AI e il loro lavoro su Metis sembra prendere in prestito la tecnologia sviluppata per il prossimo assistente vocale ‘Remarkable Alexa’, un importante rinnovamento del suo decennale servizio – che continua a perdere soldi – e include un’AI generativa conversazionale con due livelli di servizio, di cui quello superiore a pagamento: si parla di 5 o dieci dollari al mese. Remarkable Alexa, al di là del nome poco attraente, sarebbe il primo revamping del servizio a partire dal 2014, quando vennero introdotti gli speaker Echo, e dovrebbe essere lanciato il prossimo mese di agosto (se non cambieranno ancora i piani di Amazon).

I rischi di un lancio ‘doppio’

Secondo rumors diffusi nell’ambiente tech, Amazon prevedebbe invece di rilasciare Metis a settembre, nel periodo in cui di solito l’azienda organizza un evento per il lancio di un prodotto, solo un mese dopo la presentazione di Remakable Alexa: un ‘ingorgo’ che non depone a favore della fattibilità del doppio lancio. Senza contare che Metis arriva sul mercato con un certo ritardo: ChatGPT è del novembre 2022 e Bard (ora Gemini) è stato presentato a marzo 2023.

L’attuale CEO, Andy Jassy, che in precedenza ha gestito (e contribuito a fondare) AWS, aveva scritto lo scorso aprile nella sua lettera agli azionisti: “L’AI generativa potrebbe essere la più grande trasformazione tecnologica dopo il cloud (che a sua volta è ancora nelle fasi iniziali) e forse dopo Internet. Non c’è mai stato un momento nella storia di Amazon in cui abbiamo sentito che c’è così tanta opportunità di rendere la vita dei nostri clienti migliore e più facile”.

Ma se anche Metis non fosse in grado di mantenere le promesse, Amazon ha altre carte da giocare. L’azienda ha investito molto in Anthropic, che ha sviluppato il chatbot Claude in grado di competere con OpenAI e Google. Ha lanciato un chatbot aziendale chiamato Q, sebbene finora abbia avuto un successo limitato. Inoltre, è entrata nell’area di sviluppo dei chip AI, in gran parte basati sull’acquisizione circa otto anni fa dell’azienda israeliana Annapurna Labs. Tuttavia, i suoi chip hanno avuto meno successo a causa del dominio globale di Nvidia. Ma, nonostante queste attività la mostrino molto concentrata sull’intelligenza artificiale dietro le quinte, Amazon è ancora vista come un’azienda in ritardo a livello pubblico. Di qui l’importanza di Metis, che potrebbe essere capace di restituire ad Amazon l’immagine innovativa che aveva quando ha lanciato Alexa e gli smart speaker. La sfida sarebbe stata lanciata e la non facile impresa di recuperare i ritardi è quindi pronta a partire.