Una nuova ricerca di Amazon Ads mostra che, dopo un periodo di lenta crescita economica , le PMI italiane sono ottimiste riguardo al futuro e si stanno rivolgendo alla pubblicità per espandere il loro business sia a livello nazionale che internazionale.
Lo studio, che ha coinvolto i responsabili marketing di 300 PMI italiane, ha rilevato che 9 su 10 (92%) considerano la loro attuale strategia pubblicitaria efficace per acquisire nuovi clienti. Inoltre, quasi 4 intervistati su 5 (79%) affermano che la pubblicità ha aiutato a espandere il loro business in Italia, dato che, invece, si attesta al 62% per quanto riguarda l’espansione a livello internazionale nell’ultimo anno.
Questa fiducia nella pubblicità ha portato più di due PMI italiane su cinque (41%) ad aumentare la spesa pubblicitaria durante l’ultimo anno, mentre il 44% di queste ha mantenuto il budget invariato rispetto all’anno precedente. Le motivazioni più comuni per l’aumento dell’investimento pubblicitario includono la promozione di un nuovo prodotto o servizio (45%) o il miglioramento dell’awareness del brand tra i clienti (35%). I canali più popolari per la spesa pubblicitaria delle PMI includono i social media (64%), seguiti da online search (41%) e dalla pubblicità display online (38%). Guardando al futuro, più di un quarto (28%) degli intervistati ha dichiarato di avere in programma di investire in pubblicità sulle TV in streaming nei prossimi 12 mesi.
Ma c’è ancora cautela
Alcune PMI rimangono caute riguardo la pubblicità, nonostante il successo ottenuto da altre.
Tre quarti (75%) delle PMI intervistate ha dichiarato di investire attualmente in pubblicità, rispetto al 29% che non spende affatto in pubblicità. Quando è stato chiesto a quest’ultime il perché di questa scelta, la motivazione più comune è stata individuata dalla mancata evidenza del ritorno sugli investimenti effettuati in precedenza (ROI), seguita dal costo, ritenuto troppo elevato (22%).
Tuttavia, vi sono delle sfide anche per le aziende che investono sulla pubblicità: 3 intervistati su 10 (34%) hanno dichiarato che la loro più grande difficoltà è comprendere come allocare il budget per raggiungere gli obiettivi, mentre il 21% degli intervistati ha affermato di non sapere come misurare le prestazioni delle campagne. Ben il 35%, invece, ha individuato come sfida principale la creazione di contenuti accattivanti, in grado di decretare il successo di una campagna.
“Vediamo molte PMI testare l’impatto della pubblicità come parte della loro strategia di crescita complessiva e decidere se la pubblicità fornisce il giusto ritorno sull’investimento per aiutarle a raggiungere i loro obiettivi aziendali”, commenta nella nota Ludovic de Valon, Global SMB Marketing, Amazon Ads. “Il nostro obiettivo è rendere la pubblicità il più semplice possibile per qualsiasi PMI che ritenga sia il momento giusto per esplorare il potenziale impatto positivo che può offrire, attraverso un costo di ingresso basso, una misurazione a ciclo chiuso e la capacità di portare i loro prodotti ai clienti su larga scala.”
AI e machine learning per migliorare l’impatto della pubblicità
C’è una forte convinzione nel potere della tecnologia di migliorare l’impatto della pubblicità tra le PMI italiane e di aiutarle a risolvere i problemi esistenti, dato che più della metà (55%) delle PMI con sede in Italia ha dichiarato di credere che l’AI migliorerà le prestazioni delle loro campagne pubblicitarie. Di conseguenza, un intervistato su cinque (25%) sta formando i propri team su come utilizzare la tecnologia dell’AI per scopi pubblicitari.
“L’AI e il machine learning hanno creato una gamma di nuove opportunità per gli inserzionisti e le PMI stanno già cogliendo questa opportunità”, continua Ludovic de Valon. “Queste tecnologie stanno democratizzando la possibilità di fare pubblicità su larga scala, consentendo alle piccole imprese di creare contenuti accattivanti che raggiungano pubblici rilevanti, nel posto giusto e al momento giusto”.
Il lancio di Image Generator
Amazon Ads ha recentemente lanciato Image Generator, una soluzione generativa di AI progettata per rimuovere le barriere creative e consentire ai brand di collocare i loro prodotti in contesti di vita quotidiana per migliorare le prestazioni dei loro annunci e renderli più utili per gli acquirenti. Nei primi test, i risultati hanno mostrato percentuali di click superiori del 40% rispetto agli annunci con immagini di prodotti standard negli annunci mobile di Sponsored Brands.