Il lancio del TikTok Youth Council arriva in concomitanza con il nuovo studio globale condotto da YouGov su oltre 12.000 adolescenti tra i 13 e i 17 anni e i loro genitori, che rivela un desiderio maggiore di lavorare insieme alle piattaforme digitali.
Un progetto creato in collaborazione con Praesidio Safeguarding, un’agenzia specializzata nella sicurezza online, composto da 15 ragazzi tra i 15 e i 18 anni rappresentanti diverse comunità e paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Indonesia, Irlanda, Kenya, Messico e Marocco. Il gruppo si è incontrato per la prima volta nel dicembre 2023 e ha recentemente completato il secondo incontro, al quale ha partecipato il Ceo di TikTok, Shou Chew.
“Durante il primo incontro i ragazzi hanno parlato dell’importanza di iniziative educative e nel 2024 lanceremo oltre 10 campagne di alfabetizzazione mediatica in-app in tutto il mondo, che si concentreranno sulla disinformazione e sui contenuti generati dall’IA”, si legge in una nota.
Le priorità per il 2024
TikTok Youth Council ha stabilito le sue priorità per il 2024, che includono un’attenzione al benessere e all’inclusione degli adolescenti per garantire che TikTok continui a essere uno spazio sicuro e accessibile per i giovani che vogliono mostrarsi per quello che sono.
Durante l’incontro di febbraio, i ragazzi hanno anche:
- Fornito contributi al Portale TikTok Youth Council, attualmente in fase di riprogettazione.
- Richiesto informazioni sulla segnalazione e il blocco di account o contenuti per capire meglio cosa succede dopo che viene fatta una segnalazione.
Lo studio globale
Lo studio, condotto da YouGov in collaborazione con TikTok, ha esaminato le conversazioni delle famiglie sulla sicurezza online in generale e ha rivelato che la maggior parte parla, almeno una volta alla settimana, dell’uso dei servizi online da parte degli adolescenti (lo dichiara il 77% dei genitori e il 69% dei ragazzi italiani).
Tuttavia, lo studio* mostra che gli adolescenti italiani ammettono di sentirsi a disagio nell’affrontare determinate conversazioni, e argomenti come il bullismo nel 22% dei casi, l’immagine corporea nel 39% (il 41% degli adolescenti dichiara di non voler affrontare questo argomento con nessuno e il 32% in particolare con i propri genitori) e il tempo trascorso sullo schermo nel 31%. Per i genitori è più facile discutere di discriminazione (56%), religione (54%), abuso di alcol e sostanze (51%) e di un lutto (34%) che di sicurezza online.
I risultati della ricerca relativi all’Italia
- Il 74% degli adolescenti ritiene di essere in grado di stare al sicuro online ma dichiara anche che le piattaforme online dovrebbero creare dei forum per ascoltare direttamente i giovani e consentire loro di contribuire al processo decisionale (61%). Lo stessa affermazione vale anche per i genitori nel 58% dei casi.
- I genitori italiani richiedono maggiore supporto alle scuole nel parlare di sicurezza online (47%) e vorrebbero richiedere maggiore controllo sugli account online dei propri figli (34%); i ragazzi invece richiedono più consigli da parte di esperti in ambito sicurezza online (37%).
- Per sostenere il benessere digitale dei propri figli, il 33% degli adolescenti dichiara che i genitori fissano un limite di tempo da trascorrere sullo schermo, il 31% dispongono del codice di accesso al telefono dei propri figli, il 32% seguono i propri ragazzi sulle piattaforme online e il 28% chiedono ai propri figli di mostrare i profili o i feed delle piattaforme online.
- Parlare di sicurezza online non è così scontato, infatti i genitori affrontano l’argomento nel momento in cui vedono un cambiamento negativo nell’umore o nelle reazioni dei propri figli (59%), nel caso in cui emerga un problema generale esposto ai genitori da parte dei ragazzi (53%), dopo aver sentito parlare di un incidente o di una minaccia (40%) e nel caso di notizie ritenute preoccupanti dai genitori che riguardano le piattaforme online (40%).
Valiant Richey, Global Head of Outreach and Partnerships per TikTok, spiega: “TikTok è una piattaforma dove le famiglie si incontrano per creare e godersi momenti memorabili e vogliamo assicurarci di dotare le famiglie degli strumenti necessari per farlo. Ascoltare gli adolescenti e apportare cambiamenti significativi basati su ciò che hanno da dire è uno dei passi più importanti che possiamo compiere per continuare a costruire una piattaforma sicura”.
Nota metodologica
Tutti i dati, se non diversamente specificato, sono di YouGov Plc. Il campione totale per l’Italia era composto da 1021 genitori di almeno un adolescente di età compresa tra i 13 e i 17 anni e da 1032 adolescenti italiani di età compresa tra i 13 e i 17 anni. Il lavoro sul campo è stato svolto tra l’8 e il 17 gennaio 2024. Il sondaggio è stato condotto online. I dati sono stati ponderati e sono rappresentativi dei genitori di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni in Italia in termini di età e sesso, per il campione dei genitori, e rappresentativi della popolazione italiana di adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni in termini di età e sesso, per il campione degli adolescenti.