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Adyen annuncia i risultati finanziari dell’anno 2020: ricavi netti a 684 milioni di euro, con una crescita del 28% rispetto all’anno precedente

Pieter Van Der Does, co-Founder e CEO di Adyen

Adyen, la piattaforma di pagamento europea, annuncia i risultati finanziari ottenuti nel corso del 2020.
I ricavi netti della società hanno toccato i 684 milioni di euro, con una crescita del 28% rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2020 Adyen ha elaborato transazioni per 303,6 miliardi di euro (+27%), mentre l’EBITDA è stato pari a 402 milioni di euro (+27%). Il margine EBITDA per il 2020 è del 59%. L’azienda ha siglato nuove collaborazioni a livello globale, fra gli altri, con GoPro, Thalys, Verisure, Ralph Lauren, Boulanger, Fossil, Gianvito Rossi e QC Terme.

Nonostante il perdurare dell’impatto di COVID-19 sull’economia mondiale, Adyen ha registrato una crescita sostanziale grazie al generale aumento dei volumi di vendita online e di beni digitali. Nel corso dell’anno, l’azienda si è concentrata nel supportare al massimo i propri clienti, aiutandoli a spostare rapidamente le vendite sui canali online durante i periodi di chiusura degli store fisici e ad assicurare sicurezza nei momenti di riapertura attraverso soluzioni contactless.
I risultati finanziari raggiunti, nonostante la situazione macroeconomica molto complessa, dimostrano l’ottima capacità di resilienza del business dell’azienda che cresce anche sul mercato italiano dei pagamenti, posizionandosi come uno dei player preferiti dai grandi brand del Made in Italy. Nel corso degli ultimi 12 mesi, infatti, le aziende del Belpaese che hanno scelto le soluzioni di Adyen per la gestione dei pagamenti mobile, online e in store, infatti, sono salite a oltre 150.

In un panorama dei pagamenti che continua a beneficiare di diversi fattori favorevoli, tra cui il passaggio dal contante a forme di pagamento cashless e il progressivo sfumarsi dei confini fra canali di acquisto offline e online, Adyen mette in campo un set di soluzioni pensati per rispondere alle esigenze di trasformazione omnicanale delle vendite. Una tendenza del mercato già presente da qualche tempo ma che con lo scoppio della pandemia e conseguenti lockdown ha subito un’accelerazione dirompente, soprattutto in Italia, dove milioni di consumatori hanno iniziato a utilizzare per la prima volta canali di acquisto e-commerce e a pagare con soluzione contactless per ridurre i rischi di contagio.

Secondo i dati di pagamento aggregati sulla piattaforma di Adyen, in Italia la quota di acquisti contactless nei negozi è salita dal 50% al 60% nell’ultimo anno, con una crescita anche di soluzioni wallet come Apple Pay e Google Pay, sempre più diffuse. Le stime per il 2021 prevedono, inoltre, un’ulteriore crescita che sarà trainata anche dall’aumento del limite legale per i pagamenti contactless a 50 euro, scattato a gennaio.

“I grandi brand del Made in Italy si stanno dimostrando in prima linea in questo processo di trasformazione verso un approccio alla vendita sempre più digitale” commenta in una nota stampa Philippe De Passorio, Country Manager Adyen Italia. E aggiunge: “In un anno di grandi sfide per tutto il mercato, grazie alle nostre soluzioni di pagamento e-commerce e multicanale abbiamo permesso a molte aziende italiane, da un giorno all’altro, di iniziare a vendere online oppure di offrire pagamenti contactless o attraverso Pay-by-Link. In questo modo, molti merchant sono stati in grado di reagire meglio alla pandemia e di muovere i primi passi verso un approccio omnicanale alle vendite. Si tratta di una tendenza molto forte in Italia e che vedremo ulteriormente accelerare nell’anno in corso, con molti progetti già pronti a partire”.

I piani dell’azienda per il mercato italiano sono chiari: continuare a crescere, ampliando il numero di merchant clienti ed espandendosi in nuovi settori. Per farlo nel corso dell’ultimo anno Adyen ha continuato ad assumere nuovi talenti per il proprio headquarter di Milano dove oggi lavorano in regime di smartworking 14 professionisti.
A livello globale, Adyen ha proseguito il proprio percorso di espansione internazionale con l’apertura di nuovi uffici a Dubai, portando il numero globale di dipendenti a più di 1.700 in 23 uffici nei principali mercati mondiali.