“Accordo temporaneamente sospeso”: con questo comunicato Elon Musk ha ‘gelato’ la Borsa di New York prima della sua apertura. Due la conseguenza immediate: crollo della quotazione di Twitter nel pre-market (fino al -20%) e aumento dei dubbi sulla reale volontà del magnate di Tesla (e di molte altre aziende) di volere davvero procedere all’acquisizione del social media. Per lo meno ai prezzi – molto alti – indicati nell’OPA, che porterebbero l’intera operazione a valere circa 44 miliardi di dollari.
Il messaggio di Musk contiene un link a un rapporto Reuters del 2 maggio – quindi non si tratta di un ‘ultima ora’ sconvolgente – e recita “La trattativa per Twitter è temporaneamente sospesa in attesa di dettagli a supporto del calcolo che gli account spam/falsi rappresentino effettivamente meno del 5% degli utenti”. Quindi non esclude nessuna opzione dopo la ‘pausa di riflessione’. Ma il titolo Tesla è salito in Borsa del 5%, a conferma che la maggioranza degli operatori e degli azionisti non vede bene (eufemismo) l’acquisione di Twitter da parte di Elon Musk, che comporterebbe la vcendita di un quota rilevante della sue azioni di Tesla per ricavare i contanti necessari.