Nell’ambito della settima edizione di WTFuture, il format di eventi ideato da WE ARE SOCIAL per discutere i trend che stanno ridefinendo il rapporto tra brand e persone, si è svolto questa mattina l’incontro, inserito nel palinsesto della Milano Digital Week 2020, dedicato al podcast, canale di comunicazione conosciuto da tempo, ma che oggi sta vivendo un periodo di forte crescita ed evoluzione.
Il fenomeno dei podcast è stato analizzato secondo diversi punti di vista, a partire da quello dell’agenzia, che, per voce di Luca Della Dora, ha analizzato le peculiarità del mezzo,una sorta di radio on demand, capace di ‘turn listeners into consumers’, perché su un podcast non si capita per caso. Ecco allora che il successo delle piattaforme, dei giganti come Spotify e Audible, e delle tantissime altre esistenti, anche a livello nazionale, diventa il successo dei brand che investono nel settore, inserendo pubblicità audio o realizzando veri e propri branded content.
Entrambe forme di pubblicità redditizie in termini di awareness, poiché un’altra peculiarità del podcast è la fedeltà dell’ascoltatore. Sono infatti rarissimi i casi di un podcast abbandonato, indipendentemente dalla durata del podcast – e ve ne sono di più lunghi di un’ora – mentre per esempio è estremamente frequente l’interruzione dei video, basta pensare a quello che accade su YouTube per averne conferma.
Al fianco di We Are Social nella chiacchierata, il team di The Vision, presente con il Ceo Andrea Rasoli e il Direttore Francesco Francaviglia, e Alessio Giannone, creator e socio di Mentre, startup focalizzata sullo storytelling
I primi hanno portato la loro esperienza di editori e hanno citato, tra gli altre argomenti, il caso di ‘Quattro Minuti’, un podcast nato dalla loro newsletter che ha la massima fruizione tra gli ascoltatori 25-45enni, a conferma della presenza di uno zoccolo duro di ascoltatori abituali e della capacità del podcast di rispondere alle esigenze di un pubblico di massa e di nicchia, a seconda delle esigenze.
Il secondo ha invece raccontato come il podcast rappresenti un nuovo mezzo per esprimersi, molto diverso da tutti gli altri, che può esplicitare la sue essenza senza costrizioni di formati o di minutaggio.
Massimo Bolchi