di Massimo Bolchi
“La Milano Digital Week 2024 offrirà anche quest’anno l’occasione per raccontare il percorso verso un futuro più inclusivo, sostenibile e tecnologicamente avanzato che la nostra città sta compiendo, un percorso che siamo lieti di condividere con chi opera in questo settore e con tutto il Paese”, ha esordito il Sindaco Giuseppe Sala, presentando questa mattina la MDW di quest’anno (che avrà luogo tra 10 e il 14 ottobre correnti), intitolata ‘Il nuovo linguaggio della città. Tra Intelligenza Artificiale ed espressioni umane’. “Ma il digitale è un mezzo, non un fine: l’innovazione tecnologica è fondamentale per rendere le città sempre più dinamiche, connesse e a misura di cittadino, ma è essenziale la partecipazione di tutti i cittadini, superando quel digital divide che ancora appesantisce gli italiani, che rimangono al 19esimo posto della classifica DESI sul livello di digitalizzazione dell’economia e della società. Ecco allora che Intelligenza Artificiale, Ecosistema digitale urbano, sicurezza informatica, servizi a valore aggiunto e digitalizzazione di quelli esistenti sono al tempo stesso argomenti da approfondire e sviluppare, ma anche snodi strategici di una trasformazione che Milano è fiera di guidare”.
All’orizzonte, infatti, si profila un nuovo urbanesimo (e umanesimo) delle città. Sempre più animate con linguaggi artificiali e sintetici, arricchite con incredibili panoramiche virtuali e aumentate, popolate da inconsueti abitanti robotici autonomi, le città vengono sperimentando la loro prossima, sorprendente condizione urbana in virtù dell’arrivo di intelligenze artificiali urbane in dialogo costante con creatività, espressività e professionalità umane. In questa nuova edizione sono state sviluppate sei tracce tematiche: Digitale per le imprese, Cittadinanza Digitale, Smart City, Tecnologie, Cultura e Intrattenimento, Lavoro e Formazione.
Un HUB centrale della MDW a Palazzo Giureconsulti
“Dal trasporto pubblico intelligente, alla gestione energetica efficiente, fino alla trasformazione dei servizi pubblici digitali”, spiega Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’Innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano, “Milano è un esempio di come una città possa usare l’IA per essere più sostenibile, inclusiva e a misura di cittadino. Un laboratorio dei nuovi linguaggi, ma soprattutto della nuova cittadinanza digitale, che estende ulteriormente i confini di una metropoli da sempre crocevia di innovazione e creatività. In questo, Milano Digital Week rinnova gli obiettivi per cui l’Amministrazione la promuove e che ha definito nel Manifesto per Milano Digitale: la contaminazione di competenze ed esperienze, processi partecipativi di co-creazione trasparenti ed etici, un accesso universale e paritario ai servizi fondato sulla conoscenza”.
Palazzo Giureconsulti svolgerà il ruolo di HUB centrale con un palinsesto di eventi curati dall’organizzatore TIG – The Innovation Group in collaborazione con il Comune di Milano e con Milano&Partners. In aggiunta anche l’attivazione dei Knowledge Hub: poli tematici in location diffuse per la città di Milano all’interno delle quali verranno organizzati incontri ed eventi per i cittadini e le imprese. Tra questi: il MEET Digital Culture Center, Spazio Lenovo, Le Village di Credit Agricole, l’Università IULM, l’HEALTHCARE in Via Tortona, Libreria Egea dell’Università Bocconi, l’Istituto di ricerca Cefriel, MADE Competence Center e l’Hub Chora – Will dedicato ai nuovi media e linguaggi dell’informazione.
Il programma completo è consultabile online sul sito della Milano Digital Week con le indicazioni per partecipare.
La MDW diventa un progetto editoriale permanente
Novità assoluta dell’anno è la trasformazione della MDW in un progetto editoriale destinato a prolungarsi oltre la fine della manifestazione attraverso l’utilizzo della piattaforma digitale. Quest’ultima realizzata e gestita da TIG – The Innovation Group, ospiterà lo streaming degli eventi (che saranno quindi fruibili anche in modalità remota) e funzionerà così da aggregatore e repository dei contenuti erogati nel corso della MDW, traghettando i visitatori verso l’edizione 2025.
Per l’occasione, inoltre, TIG – The Innovation Group ha realizzato una ricerca sul mercato digitale di Milano e della Lombardia, dal quale emerge che il valore del mercato digitale di Milano città metropolitana è pari al 18% di quello nazionale (13.724 milioni su 77.803) e vale il 63% di quello lombardo (21.785 milioni). La regione si attesta al 28% su totale Paese. Parallelamente il PIL milanese nel 2023 ha contribuito con una cifra di 250 miliardi di euro, pari all’11,7% del PIL italiano (2.128 miliardi di euro) e al 56% del PIL lombardo. A livello regionale, la ricchezza prodotta arriva a 446miliardi, il 21% del totale Italia. Le previsioni di crescita del PIL lombardo per il 2024 sono di un +1,1% annuo.
La ricerca di TIG sul mercato digitale milanese
Il comparto del digitale, in termini di ricchezza prodotta, viene stimato sulla base del peso degli occupati in aziende ICT, che in Lombardia raggiunge il 41% (269.310) dell’Italia e nella sola città metropolitana di Milano oltre i due terzi (77%, 206.700) della Lombardia. Milano, da tale punto di osservazione, incide da sola per il 31,3% su scala nazionale (660.505).
Sul versante del numero di aziende ICT, a Milano sono 14.710, il 12% delle imprese del settore in Italia, mentre rappresentano oltre il 52,5% nella sola Lombardia che, nel quadro nazionale, vale oltre un quinto (22%) delle aziende ICT. La maggior parte delle aziende nel settore IT/ICT rientra nella categoria delle micro o piccole imprese: il 58,6% di queste sono infatti microimprese. Di queste, 3.230 sono costituite da start up e PMI (dato 2023), ossia il 28,7% del numero totale italiano. In Lombardia le aziende ICT sono così distribuite per provincia: Milano (14.710, 53%), Brescia (2.891, 10,32%), Monza e Brianza (2.331,8,32%), Bergamo (2.183, 7,79%), Varese (1.581, 5,64%), Como (1.086, 3,88%), Pavia (890, 3,18%), Mantova (636, 2,27%), Lecco (621, 2,22%), Cremona (518, 1,85%), Lodi (359, 1,28%), e Sondrio (212, 0,76%).