di Monica Gianotti
Nel 1984 Apple ha lanciato il Macintosh: fortemente voluto da Steve Jobs, è stato il primo personal computer a puntare su un’interfaccia che fosse semplice e intuitiva, alla portata di tutti. Un computer di facile utilizzo dotato di interfaccia grafica, icone e mouse, che ha rivoluzionato il mercato dell’informatica di massa.
Il suo design accessibile lo rese un prodotto di culto e gettò le basi per l’impegno di Apple verso un design elegante, un marketing innovativo e un’ingegneria avanzata, valori che perdurano da quattro decenni.
Nel comunicato stampa di lancio Steve Jobs lo presentava così: “Il Macintosh si adatta facilmente a una scrivania, sia per il suo stile di funzionamento sia per il suo design fisico. Occupa circa lo stesso spazio di un foglio di carta. Con Macintosh, il computer è un aiuto alla spontaneità e all’originalità, non un ostacolo. Permette di vedere le idee e le relazioni in modo nuovo. Macintosh migliora non solo la produttività, ma anche la creatività”.
Uno spot rivoluzionario e pluripremiato
‘1984’, ispirato al romanzo di Orwell e con un riferimento ai computer che stava producendo IBM in quel periodo, è lo spot televisivo americano che introdusse per la prima volta il personal computer Apple Macintosh. Scritto da Lee Clow (creative director), Steve Hayden (copywriter) e Brent Thomas (art director) dell’agenzia Chiat/Day fu diretto da Ridley Scott per la Fairbanks Films di New York. Fu trasmesso negli Stati Uniti il 22 gennaio 1984 durante il terzo quarto del Super Bowl XVIII. Nel 1984 trionfò ai Clio Awards, si aggiudicò il Grand Prix al 31° Cannes Lions International Advertising Festival e conquistò anche altri numerosi altri premi.