Un’azione legale presentata presso un tribunale federale della California accusa la casa di sviluppo Riot Games e la sua competizione ‘League of Legends Championship Series’ (LCS) di aver favorito una frode finanziaria attraverso la partnership con FTX, piattaforma di trading per criptovalute oggi fallita.
La causa afferma che Riot Games avrebbe violato leggi federali e statali sulla frode finanziaria, oltre a normative sulla concorrenza sleale e pratiche commerciali ingannevoli. I querelanti intendono perseguire l’azienda per danni diretti e compensativi, chiedendo anche la restituzione e la confisca dei ricavi.
L’annuncio della causa legale getta ulteriori ombre sulla partnership tra Riot Games e FTX, un’affiliazione che ai tempi aveva generato grande interesse nel settore. Secondo alcune fonti, l’accordo sarebbe stato del valore di diversi milioni di dollari per un periodo di sette anni, con FTX che agiva da partner della ‘League of Legends Championship Series’ sponsorizzando diversi segmenti all’interno delle trasmissioni.
Tuttavia, con il crollo di FTX e la sua bancarotta nel novembre 2022, sorgono domande sulla reale portata dell’accordo e sui suoi effetti a lungo termine per entrambe le parti coinvolte.
Riot Games e la ‘LCS’ devono ora affrontare il peso delle accuse e della possibile responsabilità legale in merito alla loro partnership con FTX. Con l’avanzare della causa legale, si prevede che emergano ulteriori dettagli e controversie riguardanti le pratiche commerciali delle aziende coinvolte nel settore delle criptovalute.
La situazione getta una luce critica sulle relazioni tra il mondo dei videogiochi e quello delle criptovalute, sollevando domande sul ruolo delle grandi aziende nel promuovere e sostenere le iniziative finanziarie in un ambiente digitale sempre più incerto.