Quatermass Motorsport, team automobilistico britannico, ha ufficializzato il lancio della ‘Para Racers Academy’, una nuova iniziativa volta a promuovere l’integrazione nel settore del gaming competitivo e nelle corse virtuali.
Attraverso questa attivazione, è stato creato un team composto da dieci piloti affetti da disabilità, che andranno a gareggiare in alcuni delle competizioni da simulazione più importanti, come la ‘iRacing Special Events’ e la ‘Virtual Le Mans Series’. Inoltre, la ‘Para Racers Academy’ permetterà a tutti i suoi piloti di avviare una carriera professionale nel mondo delle competizioni automobilistiche. L’iniziativa si distingue quindi per il suo impegno a creare un ambiente inclusivo e accessibile, dimostrando come le competizioni automobilistiche virtuali possano servire da piattaforma per consentire a tutti di esprimere il proprio talento e competere a livello professionale.
Recentemente, sempre più organizzazioni stanno cercando di offrire opportunità di inclusione nel settore del gaming: a maggio, Microsoft ha ufficializzato il lancio di un nuovo dispositivo di gioco, il ‘Proteus Controller’, un gamepad personalizzato per i giocatori Xbox che consentirà alle persone affette da disabilità di vivere al massimo l’esperienza videoludica, attraverso una serie di opzioni intercambiabili a seconda delle esigenze dei giocatori.
Il mondo del Motorsport sta incontrando sempre più quello del gaming, offrendo ai suoi appassionati delle nuove opportunità per vivere esperienze di gara realistiche e coinvolgenti. Ad agosto, Ferrari ha lanciato una nuova competizione Esports, denominata ‘Ferrari HP Esports Asphalt Series’, che offre quattro fasi di qualificazione ai piloti per entrare nella finale globale, ognuna delle quali è dedicata a un diverso modello della casa automobilistica.
L’iniziativa ‘Para Racers Academy’ rappresenta dunque un passo significativo verso una maggiore inclusione e diversità nel mondo delle corse virtuali e del gaming competitivo. Con la creazione di un team di piloti affetti da disabilità, l’iniziativa dimostra anche come le competizioni automobilistiche virtuali possano diventare uno strumento di espressione e accessibilità per tutti.