Gaming

Nuova ondata di tagli per Twitch: per la piattaforma di Amazon quasi 1000 licenziamenti in un anno

Twitch, servizio streaming di proprietà Amazon, avrebbe preso la decisione di effettuare 500 licenziamenti, pari al 35% della sua forza lavoro. La piattaforma si unisce alla lunga lista di società attive nel settore del gaming costrette a rivedere il proprio organico per far fronte alle difficoltà riscontrate.

Stando a quanto riportato dal portale Video Games Layoff si calcola che nel 2023 almeno 9000 persone abbiano perso la propria occupazione nell’industria videoludica.

Lo scorso anno, Twitch aveva già effettuato 400 licenziamenti attraverso due manovre di taglio del personale, arrivando quindi a un’approssimativa cifra di 1.000 dipendenti che hanno perso il lavoro nell’arco di dodici mesi. Secondo Bloomberg, la decisione è stata motivata dalle preoccupazioni derivanti dalle perdite finanziarie registrate negli ultimi trimestri, così come dalla ‘partenza di vari dirigenti chiave dell’azienda’.

Nonostante Twitch sia l’assoluto leader dello streaming, ha iniziato a sperimentare diverse problematiche tra cui una leggera diminuzione del numero di spettatori globali, riscontrata soprattutto dopo la fine del periodo legato al Covid.

Nel suo resoconto annuale, la piattaforma viola ha affermato che la media degli spettatori giornalieri si è assestata intorno ai 35 milioni, con quasi 50 miliardi di messaggi scambiati nelle chat durante l’anno.

A conferma della difficoltà in cui versa Twitch, lo scorso dicembre il sito ha comunicato la chiusura delle sue operazioni in Corea del Sud a partire dal 27 febbraio a causa dei costi troppo elevati nel Paese.