Continua l’espansione del settore del gaming in Europa: a confermarlo sono i dati raccolti dall’associazione Video Games Europe, precedentemente conosciuta come Interactive Software Federation of Europe (ISFE).
Secondo le rilevazioni raccolte, il fatturato del mercato europeo ha raggiunto i 24,5 miliardi di euro nel 2022, segnando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente e superando i 21,6 miliardi del 2019.
Lo scenario vede diversi fattori contribuire a questa crescita, come quello delle piattaforme: il 42% delle vendite arriva dai videogiochi per console, a pari merito con il mercato mobile, con i titoli per computer che registrano il 13% e i servizi di streaming che si assestano sul 3%.
Cambia il profilo demografico dei videogiocatori europei. Sorprendentemente, la fascia d’età più rappresentata è quella che va dai 45 ai 64 anni (25%), seguita da quella 35-44 (17%) e 25-34 (19%).
Diminuisce gradualmente, invece, il tempo dedicato all’attività videoludica con una media di 8,8 ore settimanali nel 2022, registrando un numero simile a quello rilevata nel 2018. Gran parte degli utenti dedica almeno un’ora alla settimana al gioco: il 68% utilizza smartphone o tablet, il 58% preferisce la console e il 48% il proprio computer.
Cresce anche il settore lavorativo legato al gaming, con il numero di lavoratori che sale a 110.000 personenel 2022 (con un aumento del 12,2% rispetto al 2021). Il paese che ospita il maggior numero di addetti è il Regno Unito con 20.975 professionisti, seguito dalla Francia ferma a 18.000.