Il Simracing, forma di competizione automobilistica virtuale che utilizza simulatori di guida, è uno strumento sempre più importante per l’allenamento di chi gareggia nei campionati reali: il fatto di replicare per molteplici volte i movimenti da attuare in pista, offre ai piloti la possibilità di costruire una memoria muscolare che servirà per migliorare le prestazioni in pista. Inoltre, chi entra nel professionismo, oggi lo fa principalmente attraverso il mondo dei simulatori rendendo questo settore sempre più importante per formare quelli che saranno i piloti del futuro.
Per i professionisti questa opportunità serve per mantenere alto il livello delle proprie performance, perché più volte viene ripetuto un movimento e meglio lo si andrà a fare. Il grande vantaggio del Simracing sta nel fatto che le prestazioni del pilota possano essere migliorate in un minor lasso di tempo rispetto all’utilizzo delle vetture reali.
La caratteristica di un simulatore da Simracing è quella di creare una vera e propria replica digitale delle vetture reali: nei simulatori ‘factory’, le macchine vengono riprodotte con meno fedeltà, soprattutto a causa dei costi molto elevati.
I simulatori sono sempre più all’avanguardia, per consentire ai piloti di non avere troppe differenze nel passaggio alle macchine reali: lo stress fisico a cui sono sottoposti i guidatori consente di avere meno difficoltà nella transizione con le vetture da corsa.
Il mondo dei simulatori sta conquistando sempre più anche i piloti di punta della Formula 1: Max Verstappen, 3 volte campione mondiale, in occasione del gran premio di Imola, ha preso parte con la sua scuderia anche al GP virtuale del Nurburgring, partecipando a due sessioni di guida.
Di tutte le nuove opportunità che il mondo del Simracing offre ai piloti di vecchia e nuova generazione ne ha parlato Denis Lupo, Istruttore Federale ACI di 2° livello, nell’intervista a OIES YM Gaming.