Secondo un nuovo rapporto della società Niko Partners, il mercato dei videogiochi di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto (la zona denominatta MENA-3) è aumentato del 7,8% su base annua, raggiungendo 1,92 miliardi di dollari nel 2023 con una crescita prevista fino a 2,65 miliardi nel 2027.
Il paese che ha generato più ricavi nella regione è l’Arabia Saudita, con oltre la metà del fatturato, seguita da Emirati Arabi Uniti (31,9%) ed Egitto (10,5%).
Il rapporto ha indicato che la crescita è stata alimentata da un aumento degli investimenti pubblici e privati, ma anche da un alto reddito disponibile nella regione e dalla “crescente domanda della sua giovane popolazione”.
Nel 2023 sono stati 68,4 milioni i videogiocatori nella regione, con un aumento del 2,9% rispetto all’anno precedente, con il numero che è destinato a raggiungere i 79,6 milioni entro il 2027. Oltre la metà dei giocatori in MENA-3 risiede in Egitto, rispetto al 30,4% situato in Arabia Saudita e all’11,1% negli Emirati Arabi Uniti.
Per quanto riguarda le abitudini degli utenti, l’87,2% di questi ha utilizzato il proprio smartphone per giocare, con una media di ore giocate ogni settimana pari a 8,7 ore.
“Ci sono oltre 420 milioni di persone che parlano arabo in tutto il mondo, il che lo rende la quinta lingua più parlata al mondo. Tenere d’occhio ed entrare nell’industri del gaming in MENA aiuterà le aziende ad avere successo a livello globale – dichiara Lisa Hanson, Ceo e presidente di Niko Partners -. È essenziale riconoscere questa crescita, studiare i giocatori e gli ecosistemi locali per attuare una strategia localizzata e prendere parte alla crescita che i governi stanno pianificando e sostenendo, in particolare in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi Uniti e negli altri mercati del GCC.”