Gaming

Gaming e scuole: possono i videogiochi favorire l’apprendimento collaborativo e creativo?

Lintroduzione del videogioco nelle scuole può rappresentare unopportunità innovativa per motivare i ragazzi e migliorare la qualità dell’apprendimento. Al di là del semplice intrattenimento, i videogiochi possiedono un enorme potenziale formativo, specialmente se utilizzati per lavorare sulla motivazione intrinseca degli studenti.

Fare attività insieme non è solo unoccasione di apprendimento ma anche di costruzione di legami significativi. Quando un docente e uno studente condividono unesperienza interattiva, si innesca una sincronicità che va oltre la semplice trasmissione di nozioni. Questo legame è fondamentale per promuovere una visione più complessa del mondo, in cui lo studente non è solo un ricevitore passivo di informazioni, ma diventa parte attiva di un processo di scoperta e comprensione.

Un altro elemento chiave dei videogiochi è il lavoro di squadra. Quando gli utenti giocano insieme, non sono semplicemente una somma di individui, ma si trasformano in una squadra che elabora strategie, tattiche e soluzioni. Questo tipo di interazione è qualcosa che esiste solo nel gruppo, e può essere un potente strumento per creare legami e migliorare le dinamiche sociali. Promuovere questo tipo di cooperazione nei contesti educativi favorisce lapprendimento e la capacità di lavorare insieme verso obiettivi comuni.

Nel mondo della formazione, il ruolo del cyberludologo, lo studioso del gioco digitale, diventa fondamentale. Questo esperto sviluppa applicazioni formative e strumenti di divulgazione per far emergere nuove conoscenze attraverso il gaming. Unire laspetto ludico a quello psicologico e formativo diventa quindi importante per comprendere quanto il gioco possa essere uno strumento di crescita personale.

Nel mondo contemporaneo, soprattutto per i giovani, il videogioco diventa unopera complessa che abitua ad affrontare le sfide future, educando alla comprensione delle dinamiche sociali e alle logiche di feedback.

Infine, oggi il gamer non è più solo un giocatore passivo. Diventa anche un game designer, un esteta del gioco, capace di capire e costruire esperienze ludiche complesse.

Il videogioco quindi ha tutte le carte in regola per diventare uno strumento di grande valore educativo. Se integrato in modo consapevole nel contesto scolastico, può favorire non solo lapprendimento delle nozioni, ma anche la crescita personale, la cooperazione e lo sviluppo di competenze sociali e creative.

Del legame tra gaming e sociologia ne ha parlato Gabriele Mori, Cyberludologo, PhD di Sociologia e Divulgatore scientifico tramite il progetto ‘Sociological Game’, nell’intervista a OIES YM Gaming.