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Gaming e famiglia: i videogiochi possono contribuire allo sviluppo educativo dei giovani?

L’avvento delle console ha portato i genitori a condividere con i figli non solo momenti nella vita reale, ma anche esperienze nel mondo virtuale. Tuttavia, questo nuovo spazio di interazione può generare preoccupazioni, come il timore che i videogiochi possano creare dipendenza. Sebbene la dipendenza da videogiochi sia un fenomeno reale, rappresenta una piccola minoranza dei casi. È importante quindi non lasciarsi influenzare da questo stereotipo, ma considerare anche le opportunità che il gaming può offrire.

Uno degli aspetti più critici di questa nuova realtà è il divario generazionale tra genitori e figli, dove i valori del mondo analogico, che hanno formato le generazioni passate, rischiano di essere persi in un contesto sempre più digitale. Nonostante questo, è possibile integrare questi valori nel mondo virtuale, creando un ponte tra passato e futuro, favorendo una maggiore comprensione reciproca tra genitori e figli e riducendo il gap generazionale.

In questo contesto emerge la figura dellEdugamer, un educatore che si dedica a unire i valori tradizionali con quelli moderni, creando spazi dove i ragazzi possono videogiocare insieme in modo sano e costruttivo. L’Edugamer non solo promuove la socializzazione attraverso il videogioco, ma organizza anche eventi di sensibilizzazione per gli adulti, aiutandoli a comprendere meglio il linguaggio e le dinamiche del mondo virtuale in cui vivono i loro figli.

Un altro stereotipo diffuso è l’idea che i genitori non possano partecipare attivamente al mondo videoludico dei figli, relegandosi inevitabilmente ai margini. In realtà, i genitori possono e devono essere parte di questo universo, utilizzando il videogioco come strumento educativo. Ad esempio, quando una console è collegata a una TV condivisa, i genitori possono insegnare ai figli il rispetto delle esigenze altrui, mostrando che non si può sempre imporre il proprio desiderio a scapito degli altri.

Il mondo del gaming rappresenta quindi una fonte di grandi opportunità educative e sociali. Riconoscere queste possibilità e coinvolgere figure come lEdugamer può aiutare a costruire un ambiente sano e stimolante, dove i giovani possono sviluppare competenze preziose per il loro futuro, con il supporto attivo dei loro genitori.

Dello sviluppo della psicopedagogia con i videogiochi e dei processi avviati in questo ambito ne ha parlato Mauro Maurino, Co-founder del Progetto Edugamers for Kids 4.0, nell’intervista a OIES YM Gaming.