Il mondo del gaming sta vivendo una crescita straordinaria, evolvendosi da semplice forma di intrattenimento a uno strumento educativo e sociale di grande impatto. Non si tratta più solo di svago: il videogioco è oggi una piattaforma multidimensionale che offre possibilità di apprendimento, inclusione e sviluppo personale.
Sempre più titoli insegnano abilità pratiche, come il problem solving, la gestione del tempo e la collaborazione, tutte competenze trasferibili nel mondo reale. Attraverso il gaming, i ragazzi possono imparare materie scientifiche e artistiche in modo più coinvolgente, sviluppando un’educazione più completa e multidisciplinare.
È responsabilità degli educatori e delle famiglie guidare i giovani nel riconoscere queste potenzialità, promuovendo una comprensione consapevole del gioco come risorsa.
Le comunità online, come quelle formate attraverso i titoli multiplayer, fungono da strumenti di integrazione sociale, dove le persone possono connettersi, collaborare e costruire progetti insieme. Questi spazi digitali diventano incubatori di idee, offrendo a chiunque l’opportunità di esprimersi.
Esistono giochi che promuovono valori di cooperazione, rispetto e inclusione, portando le persone a fare esperienze di socialità che, altrimenti, sarebbero difficili da vivere nella vita reale.
Un punto centrale è ad oggi quello di aiutare i giovani a capire quale percorso professionale seguire, fornendo una guida su come accedere alle nuove carriere. Questo è particolarmente importante, poiché la tecnologia e il design videoludico possono essere strumenti potenti per esplorare e apprendere concetti scientifici e artistici. Il gaming non è solo un mezzo di intrattenimento o apprendimento, ma anche uno strumento terapeutico innovativo. La psicologia del videogioco può aiutare molti ragazzi con difficoltà personali o sociali a superare ostacoli reali, proprio come superano sfide virtuali.
Il videogioco sta ridefinendo il suo ruolo nella società: non è più solo una forma di intrattenimento, ma una piattaforma educativa, terapeutica e sociale. Mentre il settore continua a crescere, è essenziale che sia le famiglie che le scuole riconoscano il potenziale di questo mezzo, utilizzandolo non solo per divertimento, ma come strumento per arricchire la conoscenza e il benessere delle persone.
Del ruolo del videogioco come strumento educativo ne hanno parlato Vanni Savelli e Filippo Cosentino, Co-fondatori della Gamer Heroes Academy, nell’intervista a OIES YM Gaming.